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SCIENZA

Sì, è caduta dal cielo ed è arrivata sulla Terra: ma di cosa si tratta realmente?

Un frammento di roccia spaziale è arrivato sulla Terra e gli studiosi si trovano di fronte a un mistero: non è ancora chiaro di cosa si tratti, ma questo prezioso resto potrebbe persino provenire da una stella cadente

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Un particolarissimo frammento spaziale è arrivato sulla Terra in un modo a dir poco cinematografico: cadendo dal cielo ha sfondato un tetto ed è atterrato, fra scintille ed esalazioni incandescenti, all’interno di una casa e più precisamente in una camera da letto. Nonostante già questo basti a rendere interessante l’accaduto, però, c’è di più. Gli scienziati, infatti, si stanno interrogando su cosa sia davvero questa strana roccia spaziale.

Di fatto, il frammento è roccioso ma è anche metallico, ha un colore che tende al blu scuro e ha le dimensioni di un pompelmo e già queste poche informazioni sono bastate ad astronomi e astrofisici per iniziare a pensare che potrebbe essere qualcosa di più rispetto al “solito” meteorite.

Lo schianto del frammento spaziale

Ma facciamo un passo indietro: il misterioso frammento si è schiantato all’interno di una casa a Hopewell, nel New Jersey. Nessuno era presente in casa in quel momento, ma al suo ritorno la proprietaria, Suzy Kop, ha ritrovato questo strano “sasso”. La donna lo ha anche toccato, rilevando che emanava calore e che, con l’impatto, si era leggermente frammentato. Dopo aver capito che non si trattava di una situazione normale, la Kop si è rivolta alle autorità.

A intervenire sono stati un paio di agenti del dipartimento di polizia di Hopewell Township, che hanno a loro volta chiamato i Vigili del Fuoco. Proprio loro hanno confermato che l’oggetto arrivato in casa della donna non era (almeno apparentemente) pericoloso e hanno contattato Shannon Graham, docente di astrofisica del College of New Jersey, per ulteriori esami.

Le prime analisi e le ipotesi

A sua volta la Graham, dopo aver prelevato il campione, ha chiesto aiuto ad altri studiosi e colleghi. Il team, messo su in fretta, ha prima rilevato le misure del frammento (lungo 10×15 centimetri e pesante 984 grammi) e poi ne ha attestato e confermato l’origine spaziale. In seguito ha iniziato a fare dei calcoli arrivando alla conclusione che la caduta del frammento deve essere avvenuta dopo una corsa di 320-400 chilometri orari.

Se tutto ciò sembrava piuttosto chiaro agli esperti, ciò che non è ancora chiaro è cosa effettivamente sia il frammento o, meglio, a cosa appartenga: gli esami della densità e della porosità effettuati con microscopi e attrezzature all’avanguardia, infatti, fanno concludere che lo “strano sasso” possa essere sia un normale meteorite che una stella cadente. La seconda opzione sembra molto più che verosimile, dato che il frammento è arrivato sulla terra in seguito al passaggio delle Eta Aquaridi, stelle cadenti, appunto, che avevano raggiunto il picco a ridosso dello schianto.

Meteorite o stella cadente?

Anche le stelle cadenti, in fin dei conti, sono meteoriti: si tratta di rocce spaziali che entrano nella nostra atmosfera ad alta velocità, bruciando per via dell’attrito tra la superficie della roccia e le particelle d’aria del nostro pianeta. Tuttavia, non sempre queste “stelle” bruciano fino in fondo, a volte alcuni pezzi sopravvivono alla caduta e arrivano sul suolo. Qual è dunque il problema? Semplice, la frequenza con cui ciò accade. Non è impossibile ma è raro, se non rarissimo, che frammenti di stelle cadenti riescano a sopravvivere.

Attualmente, gli scienziati del College of New Jersey sono al lavoro per riuscire a venire a capo del mistero: la caduta di “normali” meteoriti è infatti abbastanza frequente, data la presenza di molti, moltissimi detriti nello spazio, mentre una roccia spaziale proveniente da una stella cadente sarebbe estremamente stimolante. Al momento, gli studiosi hanno desunto che l’età del frammento può attestarsi intorno ai 4 miliardi di anni e che è probabilmente composta di condrite. Non resta che aspettare le prossime analisi per avere più certezze.