In Italia c'è un borgo che è stato "inghiottito" dalla roccia
In Sicilia sorge l'incredibile e pittoresco Borgo Mangiapane, un villaggio incastonato nelle montagne e dove il tempo si è fermato
Un nome curioso e una testimonianza preziosa del Paleolitico in Italia. La Sicilia è ricca di mete piene di fascino e che lasciano un ricordo indelebile. Nell’elenco delle tappe da non farsi sfuggire c’è di sicuro la Grotta Mangiapane. È un vero e proprio borgo dove il tempo si è fermato e sorge a Custonaci, non lontano da Trapani.
Si tratta di un villaggio di piccole dimensioni, con tante abitazioni pittoresche, una stradina e una piccola cappella. È un luogo che risale al Paleolitico, come già anticipato, dunque piena preistoria: la denominazione particolare si deve alla famiglia che sfruttò la grotta come casa in cui vivere fino agli anni Cinquanta del secolo scorso.
L’agricoltura e la pesca nel borgo della Grotta Mangiapane
Il borgo della Grotta Mangiapane è racchiuso da due montagne ed è proprio qui che sono conservate delle incisioni rupestri di grandissimo valore. Il villaggio è diventato tale proprio grazie ai Mangiapane che vivevano prevalentemente di pesca e agricoltura. In particolare, questa famiglia si fece conoscere per la produzione di ricotta di ottima qualità, un prodotto che non può mancare nella cucina siciliana. Circa settant’anni fa, però, il borgo fu progressivamente abbandonato dando inizio a un inesorabile declino. Fortunatamente il corso degli eventi ha voluto dare una nuova chance a questo posto.
L’intera località ha ripreso vita e soprattutto lo hanno fatto le casette così caratteristiche che sono state oggetto di restauro. L’unico membro della famiglia Mangiapane rimasto in vita ha fornito un prezioso contributo in tal senso e quello che si può ammirare oggi è il borgo come appariva cento anni fa circa. Oltre alle particolarità già menzionate, si può visitare un museo all’aria aperta, l’ideale per tornare indietro nel tempo e immaginare cosa potesse accadere da queste parti in un periodo che sembra lontanissimo. L’evoluzione demografica è stata molto particolare e vale la pena approfondirla.
Il progressivo abbandono del villaggio
Il minuscolo villaggio della Grotta Mangiapane era costituito inizialmente da quattro famiglie, rimaste in questa zona della Sicilia per un secolo e mezzo. La fine della seconda guerra mondiale ha rappresentato una data spartiacque, visto che i residenti hanno deciso di emigrare e abbandonare per sempre il pittoresco borgo. L’unico nucleo rimasto era appunto quello dei Mangiapane, con l’ultimo rappresentante, Rosario, che ha avuto l’intuizione di trasformare il tutto in una stalla. Le attrazioni che si possono incontrare al giorno d’oggi sono poche, ma ognuna è un piccolo tesoro che deve essere preservato a tutti i costi e che va fatto conoscere al maggior numero possibile di visitatori.
Oltre al museo etnografico, sono presenti alcune botteghe che fanno intuire quali antichi mestieri venissero svolti nel borgo della Grotta Mangiapane. È come se chi svolgesse questi lavori rivivesse ogni volta che ci si avvicina agli edifici in questione. Non è un caso che il villaggio sia stato spesso scelto come location perfetta per dei film storici. Una delle puntate del “Commissario Montalbano” si svolge proprio in quest’area della Sicilia, senza dimenticare il film “Viola di Mare”. La bellezza dei luoghi appena descritti è destinata a non essere mai scalfita dallo scorrere del tempo.