
Le 3 truffe più diffuse per il Black Friday
Il Black Friday 2019 è il momento perfetto per gli hacker per rubare i soldi e carte di credito agli utenti: ecco come difendersi
Black Friday 2019: tempo di sconti ma anche tempo di… truffe. Con l’attenzione alle stelle dei potenziali clienti, tutti intenti a cercare l’offerta migliore per il prodotto che desiderano da tanto, è logico che i furbetti mettano in atto tutte le strategie possibili per sfruttare questa elevata propensione all’acquisto.
Le ultime tecnologie a disposizione degli hacker, d’altronde, permettono loro di tentare truffe "in massa" con costi praticamente pari a zero. Le truffe più diffuse durante il Black Friday, tra l’altro, non saranno tutte online: insieme a un prevedibile boom dei tentativi di phishing e di sottrazione dei dati delle carte di credito, si prevede anche un aumento del rischio del cosiddetto "USB Juice-Jacking" nei grandi centri commerciali. Di che cosa si tratta? Collegando lo smartphone alle porte USB pubbliche per ricaricarlo, gli hacker potrebbero prendere il controllo del dispositivo. Ecco le tre truffe alle quali dobbiamo stare particolarmente attenti durante il periodo degli sconti prenatalizi.
Truffe Black Friday: siti fake e phishing
La regola è sempre quella: più siamo bombardati dai messaggi promozionali, meno attenzione diamo ad ognuno di essi. E se tra i messaggi ricevuti ce n’è uno truffaldino, che porta ad un sito fake messo in piedi solo a scopi di phishing, è più facile caderci. Prepariamoci, quindi, a ricevere decine di messaggi a tema Black Friday, alcuni assolutamente "puliti" e altri ben più pericolosi. Massima attenzione, quindi.
Truffe Black Friday: attenzione alle carte di credito
Da diversi anni i nostri pagamenti con carta di credito avvengono sempre di più online: andiamo su un sito di e-commerce, riempiamo il carrello e paghiamo con una delle nostre carte. Senza neanche tirarla fuori dal portafogli. In questo modo evitiamo il pericolo degli "skimmers", cioè quei dispositivi che riescono a intercettare i dati della nostra carta di credito quando la inseriamo nel Pos. Ma ci esponiamo al rischio del furto di tali dati se li abbiamo registrati sul nostro profilo sul sito e il database del sito viene violato dagli hacker. La prudenza, quindi, suggerisce di non salvare queste informazioni sul sito di e-commerce, di usare metodi di pagamento che aggiungono uno strato di protezione in più (Apple Pay, PayPal o Google Wallet) e di attivare gli avvisi sul cellulare in caso di pagamento con la carta.
Truffe Black Friday: il Juice-jacking nei centri commerciali
C’è poi una terza possibile truffa a cui dobbiamo stare attenti: il "Juice-Jacking". Si tratta di una procedura tramite la quale un hacker può prendere il controllo del nostro smartphone se lo colleghiamo ad un caricatore pubblico, come quelli che sempre più spesso troviamo in aeroporti e shopping center. A dire il vero si tratta di una tecnica poco usata dagli hacker ma, visto che i caricabatteria dei centri commerciali avranno un bel po’ di lavoro da fare durante il Black Friday 2019, rendendo il Juice-Jacking più appetibile per i cybercriminali, il suggerimento migliore è quello di non usarli.