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Marte, forse gli scienziati hanno trovato la risposta al mistero dei meteoriti giunti sulla Terra

I meteoriti marziani arrivati sulla Terra sono molto più giovani del previsto, ed è un vero e proprio enigma: forse gli scienziati sono riusciti a risolvere il mistero.

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Sapevate che, sebbene l’uomo non abbia mai messo piede su Marte, alcuni frammenti del Pianeta Rosso sono già arrivati sulla Terra? Rocce marziane, che sono state espulse dalla sua orbita a causa di impatti violenti, hanno attraversato lo spazio per poi essere attratti gravitazionalmente dal nostro pianeta, dove si sono schiantati come meteoriti qualunque. Gli astronomi hanno così avuto modo di studiarne la composizione e l’età, trovandosi tuttavia di fronte ad un vero enigma. E un nuovo studio potrebbe finalmente aver trovato la soluzione.

Il mistero dei meteoriti marziani

Mentre gli scienziati stanno ancora valutando in che modo portare sulla Terra i campioni marziani recuperati dal rover Perseverance, abbiamo già tra le mani numerose rocce provenienti dal Pianeta Rosso. Si tratta di meteoriti composti da rocce che, probabilmente a causa di eventi violenti come l’impatto di un asteroide, si sono staccate da Marte e hanno iniziato a girovagare per lo spazio, sino a schiantarsi sulla superficie del nostro pianeta. Secondo gli esperti, sono almeno 360 i meteoriti di origine marziana che sono arrivati sulla Terra, e nella maggior parte dei casi si tratta di shergottiti.

Questi meteoriti sono ricchi di metalli forgiati dal calore dell’attività vulcanica di Marte. Dal momento che probabilmente si sono staccati dal pianeta a seguito di un impatto violento, sono quasi tutti riconducibili ad un cratere marziano: ma sulla sua superficie ce ne sono tantissimi, come scoprire da dove arriva ciascuna roccia? L’unico modo per riuscirci consiste nella datazione. Tuttavia, è qui che gli astronomi si sono imbattuti in un vero e proprio enigma. Le varie tecniche di datazione hanno restituito età tutte diverse tra loro, e in ciascun caso i meteoriti sono risultati essere molto più giovani del previsto.

La superficie di Marte è costellata di crateri, e ciò significa che è probabilmente molto antica: in caso contrario, l’attività vulcanica del pianeta avrebbe “cancellato” molti di essi. Anche le rocce marziane giunte sulla Terra dovrebbero essere molto antiche, tuttavia la loro datazione ha portato alla scoperta che molte di esse hanno meno di 200 milioni di anni. Da decenni, ormai, gli scienziati cercano di risolvere quello che, in campo astronomico, è noto come il paradosso dell’età della shergottite. E un nuovo studio potrebbe fornire la tanto agognata soluzione.

Il nuovo studio sulle rocce provenienti da Marte

Un team di esperti statunitensi e britannici ha analizzato i meteoriti provenienti da Marte, per risolvere il mistero. Gli scienziati hanno datato sette campioni di shergottite, utilizzando il metodo di datazione dell’argon: per far sì che il risultato non fosse contaminato da altre fonti di questo elemento chimico, come quelle provenienti dallo spazio o dalla Terra, hanno sviluppato un nuovo sistema di correzione. E l’esito di questa indagine, riassunto in uno studio pubblicato su Earth and Planetary Science Letters, è sensazionale: le rocce hanno un’età compresa tra 161 e 540 milioni di anni.

I meteoriti marziani sono dunque davvero molto giovani: il vulcanologo Ben Cohen dell’Università di Glasgow, che ha guidato la ricerca, ha affermato che questa scoperta si rivela importantissima per capire quanto tempo le rocce hanno vagato nello spazio prima di arrivare sulla Terra, ma anche per trovare nuovi indizi sui processi geologici attivi su Marte. La spiegazione più plausibile per giustificare questa giovane età, infatti, riguarda proprio l’attività vulcanica.

Quest’ultima avrebbe ricostruito lo strato più profondo del pianeta, che ha dunque un’età inferiore rispetto al resto di Marte. Lo strato sarebbe poi stato portato alla luce dai violenti impatti di asteroidi che hanno distrutto la superficie più antica. Una volta emersa, la roccia più giovane è probabilmente stata soggetta a nuovi impatti che ne hanno staccato dei frammenti, espulsi nello spazio e giunti infine sul nostro pianeta.