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Su Marte si potrà parlare? La clamorosa scoperta

Gli scienziati hanno analizzato i dati raccolti dal microfono del rover Perseverance della NASA per calcolare la velocità che il suono ha sul Pianeta Rosso

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Su Marte si potrà parlare? La clamorosa scoperta Fonte foto: 123RF

Certo, su Marte ci siamo arrivati e lo stiamo esplorando, con i rover, i satelliti e i telescopi. Abbiamo fatto passi avanti enormi nella conoscenza del nostro pianeta “fratello”, ma alcune cose rimangono un mistero.

Uno dei tasselli che abbiamo aggiunto al mosaico di conoscere sul Pianeta Rosso è il suono che avrebbero laggiù la nostra voce e i rumori che ci sono più familiari.

Lo studio degli scienziati

Il nostro strumento principale per capire che rumore fa Marte è, ancora una volta, il rover della NASA Perseverance, che ha montati a bordo anche alcuni microfoni.

Un team internazionale di ricercatori che analizza i suoni catturati da Perseverance ha determinato la velocità del suono su Marte. Baptiste Chide, studioso del Los Alamos National Laboratory, negli Stati Uniti, ha esposto i risultati di questa ricerca alla 53esima conferenza Lunar and Planetary Science.

Il microfono di cui è dotato Perseverance ha permesso al rover di trasmettere i primi suoni mai sentiti da un pianeta diverso dal nostro – molti di questi suoni possono essere ascoltati sulla pagina web del rover Perseverance. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno analizzato i rumori per scoprire se potrebbero rivelare qualcosa di utile.

Per fare questo, il team di ricercatori guidato da Chide ha usato i dati del microfono per misurare la velocità del suono su Marte. Lo hanno fatto misurando la quantità di tempo che i suoni emessi dalle esplosioni laser di Perseverance ci hanno messo per tornare al microfono del rover. Questi raggi laser sono stati usati per vaporizzare le rocce in modo da studiarle più approfonditamente.

Parlare su Marte sarebbe difficile

In questo modo gli scienziati hanno scoperto che il suono viaggia su Marte a circa 240 metri al secondo, mentre sulla Terra a 340 m/s. Ma hanno anche scoperto che diverse frequenze del suono viaggiano a velocità diverse sul Pianeta Rosso. La velocità aumenta di circa 10 metri al secondo sopra i 400 heartz.

La scoperta suggerisce che parlare sarebbe difficile su Marte: perché diverse parti del discorso intavolato arriverebbero agli ascoltatori in tempi diversi, rendendo le conversazioni un suono confuso e difficile da comprendere.

Le parole arriverebbero in differita quindi, e anche a un volume leggermente inferiore rispetto al normale terrestre: questo perché l’atmosfera marziana è meno densa – di un centinaio di volte circa – rispetto a quella terrestre. Questo influenza il modo in cui le onde sonore viaggiano dalla sorgente al ricevitore, risultando in un segnale più morbido. Su Marte dovremmo essere molto più vicino alla fonte di un suono per sentirlo allo stesso volume che sulla Terra.

Un altro ruolo importante lo gioca la temperatura del pianeta: il suono viaggia a velocità diverse a seconda di quanto caldo o freddo fa. Misurando la velocità del suono ogni volta che Perseverance sparava con il suo laser, i ricercatori sono stati in grado di calcolare i rapidi cambiamenti di temperatura. Chide ha anche fatto sapere che il suo team di ricerca prevede di continuare a monitorare e analizzare i suoni da Marte nel corso di un anno per saperne di più sulle fluttuazioni durante i diversi eventi che occorrono sul pianeta, come durante i mesi invernali o quando le tempeste di polvere si alzano.