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Il mistero degli esopianeti che stanno collassando

Si tratta di due corpi celesti con una lunga coda di detriti, indizio di quello che sta succedendo. Gli esopianeti stanno collassando: il mistero fuori dal Sistema Solare

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Il mistero degli esopianeti che stanno collassando Fonte foto: iStock

Da quando la nuova priorità degli scienziati sembra essere quella di trovare un nuovo pianeta abitabile, sempre più spesso vengono avviate ricerche che si spingono al di fuori del Sistema Solare.

E quando questi corpi si trovano al di fuori del Sistema Solare, si chiamano esopianeti. Uno è stato addirittura individuato fuori dalla Via Lattea. Sono molto affascinanti, e difficili da “scovare”. E soprattutto ultimamente sembrano volerci ostacolare, e in modo molto imprevedibile: sbriciolandosi e collassando su se stessi.

La ricerca di esopianeti

Cercare un esopianeta non è cosa facile. Non possiamo “vederlo” direttamente, né a occhio nudo come ogni tanto riusciamo a vedere Venere o la Luna, né con i telescopi più grandi e precisi.

Questo perché sono troppo lontani da noi e troppo poco luminosi rispetto alle stelle. In particolare, è possibile individuare solo gli esopianeti molto grandi (cioè molto più grandi di Giove), abbastanza distanti dalla loro stella e di recente formazione – perché sono ancora caldi e, quindi, in grado di produrre grandi emissioni nello spettro infrarosso.

Infatti l’unico modo per individuare un esopianeta è attraverso la luminosità indiretta: conosciamo la luminosità di una stella, e ne osserviamo la diminuzione. Se questa diminuzione è costante e di una certa entità, possiamo dire con certezza che lì davanti è appena passato un esopianeta.

Gli esopianeti che si sbriciolano

Ultimamente è stata osservata una stella che si porta dietro un esopianeta, k2-22b. Quest’ultimo ha una coda molto pronunciata, che secondo i ricercatori è fatta di materiale polveroso. Ha una forma asimmetrica e slabbrata, sintomo del fatto che il pianeta sta collassando su se stesso, e che quella è la sua parte che si è già sbriciolata e sparsa per l’universo.

Si tratta di un pianeta grande più o meno come Nettuno, che gira intorno alla sua stella ogni nove ore. Il pianeta è tenuto sotto stretta osservazione, per capire il perché di questo suo sbriciolamento, quanto durerà, e cosa succederà quando non ci sarà più niente intorno alla stella.

Lo stesso sta succedendo a Keplero 1520b, un altro esopianeta con una lunga coda di polvere e gas, che ruota in un’orbita da 15 ore.

Sono fenomeni tragici, ma anche importanti per l’astrofisica, perché ci aiutano a capire come sono fatti la crosta e il mantello di altri pianeti, e cosa succede loro quando vengono esposti a fenomeni di tale portata da disintegrarli in questo modo.