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Il mistero delle rane che diventano trasparenti è stato risolto

Le rane di vetro sono state approfondite da un gruppo di esperti che hanno voluto capire come e perché riescano a rendersi trasparenti

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Il mistero delle rane di vetro Fonte foto: 123RF

Un soprannome “poetico” ed inevitabile. Le rane di vetro sono probabilmente uno degli spettacoli più affascinanti che la natura è in grado di offrire: in realtà il loro vero nome è un altro, molto più complicato, vale a dire Hyalinobatrachium fleischmanni. Si tratta di una sottofamiglia di anfibi che fa parte dell’ordine degli Anuri, famosi per una caratteristica fisica unica nel suo genere.

La loro trasparenza, simile appunto a quella del vetro, è stata esaminata con cura da un gruppo di ricercatori della Duke University di Durham, negli Stati Uniti (North Carolina). Lo studio in questione è stato poi pubblicato su una rivista specializzata, “Science”, destando fin da subito un grande interesse per le incredibili conclusioni a cui si è giunti.

Come si difendono le rane di vetro

Come reso noto dalla ricerca in questione, normalmente nei vertebrati la trasparenza non viene raggiunta in modo semplice a causa del sistema circolatorio ricco di globuli rossi. Al contrario, le rane di vetro fanno qualcosa di diverso: le cellule del sangue vengono infatti nascoste alla vista quando si presentano dei momenti di particolare vulnerabilità. Non è altro che un meccanismo specifico di camuffamento, fondamentale per difendersi meglio dai predatori e sopravvivere durante il sonno. La spiegazione più accurata è stata possibile sfruttando strumenti sofisticati e ad hoc.

I ricercatori che hanno curato lo studio apparso su “Science” hanno utilizzato fotografie calibrate a colori per misurare in maniera accurata la trasparenza, senza dimenticare il cosiddetto Imaging Fotoacustico. Con quest’ultimo termine si intende un dispositivo che traccia ogni singolo movimento dei globuli rossi. In poche parole, gli esperti dell’ateneo americano sono stati in grado di dimostrare come le rane di vetro aumentino la loro trasparenza di quasi il doppio mentre dormono. Si passa infatti dal 34 al 61%, un cambiamento che si verifica dalle due alle tre volte. Inoltre, vengono rimossi moltissimi globuli rossi dalla circolazione (circa l’89% per la precisione).

La circolazione sanguigna delle rane di vetro

Che fine fanno questi globuli? In base a quanto sottolineato nello studio, vengono letteralmente immagazzinati nel fegato delle rane di vetro, il tutto senza alcuna conseguenza fisica negativa per l’organismo. Il risveglio degli anfibi viene poi caratterizzato dalla ripresa della circolazione sanguigna che fa aumentare l’opacità degli animali. La trasparenza è una conseguenza della grande capacità delle rane stesse di regolare la densità delle cellule del sangue. Il particolare che lascia maggiormente a bocca aperta è che una capacità del genere porterebbe alla morte moltissimi altri animali a causa dell’occlusione dei vasi sanguigni.

La medicina ha ora una opportunità unica. Grazie alla tecnica così particolare adottata dalle rane di vetro, si può capire come prevenire alcune patologie cardiovascolari. La ridistribuzione dei globuli rossi non è stata ancora approfondita e compresa a fondo, in particolare c’è da valutare come il coinvolgimento del fegato vada a influenzare la respirazione cellulare. Inoltre, c’è il “sospetto” che le rane in questione abbiano un metabolismo speciale che permette di superare senza problemi qualsiasi cambiamento drastico nella circolazione del sangue. Rimane il fatto che gli anfibi trasparenti sono tra le specie più affascinanti dell’intero ecosistema e dunque oggetto di un’attenzione molto più alta rispetto ad altri animali.

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