È stata salvata una specie in via d'estinzione: nate a Londra le Rane di Darwin
Dal Cile a Londra, il salvataggio di una colonia di rane di Darwin a rischio estinzione: ecco il piano per il loro futuro
Una storia splendida si è consumata nello zoo di Londra. Sono infatti nate decine di rane di una specie in via d’estinzione. Parliamo delle rane di Darwin, oggi in vita grazie a una missione ambientalista lanciata al fine di salvare alcuni membri di questa specie in un parco nazionale in Cile.
Rane di Darwin in salvo
I ricercatori in questione si sono recati presso il Parco Tantauco, che trova spazio sulla punta meridionale dell’isola di Chiloé. Il motivo? Alcuni test avevano confermato la presenza del fungo letale chitride. Quest’ultimo minacciava di spazzare via alcune delle ultime popolazioni di rane di Darwin rimaste in vita sul pianeta. La specie è infatti estremamente a rischio estinzione.
Quello che era un vero e proprio santuario per questa specie a rischio, è risultato dunque un paradiso in grave pericolo. Il monitoraggio effettuato nel 2023, infatti, ha rivelato un crollo del 90% degli esemplari.
Ecco le parole del dottor Andrés Valenzuela-Sánchez, ricercatore presso la Zoological Society of London: “Ci siamo resi conto che la situazione era davvero molto grave. Abbiamo subito deciso che dovevamo fare qualcosa. Dovevamo effettuare un salvataggio d’emergenza”.
Questo fungo si è diffuso in tutto il mondo nell’arco degli ultimi 30 anni. Ciò ha comportato conseguenze gravissime per il mondo anfibio. Basti pensare che almeno 90 specie, stando ai report, sono state uccise. Altre centinaia sono state invece gravemente colpite. Le rane di Darwin, nello specifico, sono molto sensibili alla malattia scatenata da questo fungo. Ciò si traduce in una morte accertata in poche settimane dopo l’infezione.
Missione di soccorso
La spedizione è durata cinque giorni. In questo periodo, a ottobre 2024, la squadra di ricercatori ha raccolto 55 rane di Darwin. Ci si è poi resi conto che 5 maschi portavano in grembo dei piccoli (la specie prevede che i maschi fecondino le uova che le femmine depongono sul suolo).
Prima di poter procedere al salvataggio, però, sono stati effettuati dei tamponi cutanei. L’obiettivo era scoprire l’eventuale diffusione della malattia. Due rane sono risultate contaminate ma le altre 53 sono state autorizzate a fronteggiare il viaggio verso Londra, tra nave, aereo e furgone.
In seguito sono state trasferite in una stanza biosicura nello zoo, risultando in buone condizioni. Quest’area di nuova costruzione riproduce la temperatura fresca, così come l’illuminazione, le precipitazioni e il fogliame dell’habitat naturale delle rane.
“Abbiamo i primi adulti e ora questa generazione di prole nata allo zoo”, ha spiegato Valenzuela-Sánchez al Guardian. Ora si spera di riuscire ad allevare le rane e studiare potenziali trattamenti per il fungo, che consentano di riportare la specie a casa.