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SCIENZA

Il mostro di Gila, il rettile velenoso che sembra una lucertola: è innocuo ma può essere mortale

L'essere umano non è tra le prede del mostro di Gila ma sarebbe meglio stare alla larga dalla lucertola più grande del Nord America

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In Colorado un uomo è morto dopo essere stato morso da un mostro di Gila. In casa il 34enne ne aveva due e uno di questi gli è risultato fatale. È deceduto quattro giorni dopo il morso subito da questa lucertola velenosa, che probabilmente aveva in casa in maniera illegale.

Il caso del mostro di Gila

Il nome scientifico del mostro di Gila è Heloderma suspectum. Originario del sud-ovest degli Stati Uniti, deve il suo nome al fiume Gila. Si tratta di una delle lucertole più grandi del Paese, che possono raggiungere una lunghezza di 56 cm, circa.

Sono ben noti per la loro velenosità, anche se raramente i loro morsi risultano essere fatali per gli esseri umani. Basti pensare che il caso precedente a quello recente, del Colorado, risaliva al 1930, dunque due attacchi registrati in quasi un secolo.

Nella maggior parte dei casi, il morso genera unicamente gonfiore locale e sanguinamento. A risultare fatale sull’uomo, in questo caso, sarebbe stata però una reazione allergica. A morderlo è stato un giovane esemplare maschio di circa 30 cm di lunghezza. Trasportato in ospedale, la vittima è deceduta dopo quattro giorni.

I rettili sono sotto tutela. Saranno trasferiti in un centro di riabilitazione della fauna selvatica in un altro Stato. L’animale che ha provocato la morte dell’uomo, però, sarà prima condotto in laboratorio per estrarre il suo veleno, così da studiarlo.

Una lucertola velenosa

Il mostro di Gila è inserito di diritto nell’elenco degli animali più velenosi al mondo. Nel suo caso si parla di un grosso sauro diffuso soprattutto in Nord America. Il nome deriva dal fiume Gila, affluente del Colorado. Si tratta prevalentemente di un animale notturno, che va a caccia tra le rocce.

Si ciba di piccoli mammiferi e lucertole. Stringe le prede tra le mandibole, iniettando il veleno letale. L’uomo, però, che ha registrato appena due morti in 100 anni a causa di questa creatura, ha iniziato a studiarla. Il suo veleno è una risorsa per noi. Se ne ricava infatti una proteina che consente di produrre un farmaco per il trattamento del diabete di tipo 2.

Cosa mangia il mostro di Gila

È bene sapere come l’essere umano non rientri tra le prede del mostro di Gila. Ad ogni modo, in caso di morso, scaturito da una sensazione di paura dell’animale, ci si dovrà recare necessariamente in ospedale, così da evitare qualsiasi chance di shock anafilattico.

Prevalentemente si nutre di piccoli vertebrati. Mangia però anche rettili e uova di uccelli. Stringe le prede tra le mandibole e inietta loro il veleno, che in creature di piccole dimensioni agisce in pochi minuti.

Le caratteristiche

È decisamente facile distinguere il mostro di Gila da una comune lucertola. Le differenze sono infatti palesi. Questa creatura vanta un corpo che può superare i 50 cm di lunghezza, con un peso tra i 400 e i 700 grammi. Ha un corpo tozzo e alquanto massiccio, con zampe robuste e munite di artigli.

Sul fronte della colorazione, presenta macchie nere e rosate irregolari. In generale i colori sono vividi e avvisano le sue prede della velenosità della creatura. Ha squame su tutto il dorso, con la coda grossa e adiposa, che vanta fasce nere. Un colore che caratterizza anche il muso. Testa larga e leggermente schiacciata, con denti che tendono a incurvarsi all’indietro. Quelli dotati di veleno sono posizionati sulla mandibola inferiore. Un animale alquanto lento, considerando la fisicità, ma dalla grande resistenza. È inoltre un abile arrampicatore.

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