Libero
SCIENZA

Un'immagine spaziale mozzafiato: abbiamo visto la danza di due supernove

Combinando i dati a raggi X dell'Osservatorio Chandra della Nasa, gli scienziati sono stati in grado di immortalare i resti di due supernove che sembrano "danzare" in maniera davvero suggestiva

Pubblicato:

Nasa, la danza nel cielo di due supernove Fonte foto: Nasa

Non siamo nuovi agli spettacoli colorati e accesissimi che lo spazio ci riserva ma diciamolo pure: ogni volta che dalla volta dei cieli arriva un nuovo scatto l’emozione è sempre davvero moltissima. Questa volta però c’è da dire che il sentimento di stupore è più che motivato: infatti grazie ai dati a raggi X dell’Osservatorio Chandra della NASA, ai dati ottici del telescopio Blanco in Cile, ai dati a infrarossi del telescopio spaziale Spitzer della NASA e ai dati ottici del telescopio spaziale Hubble possiamo “assistere” alla danza di due supernove.

Le supernove e il caos colorato

Cos’è successo nello specifico? In sostanza un team di astronomi e astrofisici capitanati dal ricercatore Wei-An Chen, hanno raccolto i dati che abbiamo precedentemente elencato, provenienti da 30 Doradus B, che si trova a 160.000 anni luce dalla Terra nella Grande Nube di Magellano. Wei-An Chen e la sua squadra erano alla ricerca di informazioni sul paesaggio stellare che appunto si muove attorno a 30 Doradus B e hanno deciso di combinare gli scatti e i dati ricevuti con i raggi X.

Questa scelta ha fatto “luce” in quello che è un paesaggio articolato e complesso, ricco di nubi oscure dense di gas, di giovani stelle e di shock ad alta energia, rivelando che il “caos colorato” di 30 Doradus B è il risultato dell’esplosione di due supernove: la prima stella massiccia sarebbe collassata circa 5.000 anni fa, mentre la seconda potrebbe essere esplosa millenni prima, lasciandosi alle spalle una sorta di “guscio”, un alone ancora visibile che secondo gli scienziati non può essere stato causato dall’esplosione della prima stella.

Gli scatti mozzafiato della NASA

La NASA ha deciso di condividere le immagini mozzafiato di cui vi stiamo parlando anche sul suo profilo Instagram, creando un carosello veramente affascinante formato da quattro immagini. La prima è probabilmente la più incantevole e particolare, perché è l’immagine composita di 30 Doradus B che sembra raccogliere l’intera danza delle due supernove e mescolare una serie di colori sorprendentemente accesi e vivi. Per esempio, a sinistra è possibile vedere un rosso corallo, quasi tendente al cremisi, che si fonde con una densa nuvola rosa.

In basso e in alto a destra tornano le nuvole rosse, il resto dello scatto sembra abbracciato da nuvole che vanno dall’azzurro al blu intenso, colore che segnala l’assenza di gas sovrapposti. Al centro di questo scatto si trova poi la nube viola e rosa acceso, brillante, punteggiata di piccoli cristalli bianchi e striata con delle “vene” che richiamano quasi dei fulmini. Questo scatto, come abbiamo accennato, è il più particolare perché è anche il più completo. Gli altri tre scatti, che la NASA ha incluso nel suo carosello, invece, immortalano altri aspetti altri gas di 30 Doradus B e mostrano quelli che sono i segnali, più o meno deboli, dei raggi X.

Lo studio dopo gli scatti e i prossimi passi

Chiaramente, le nostre considerazioni sono perlopiù amatoriali e “pop”, ma se volete saperne di più su ciò che gli scienziati hanno desunto dai meravigliosi scatti dell’Osservatorio Chandra, sappiate che tutti i dettagli e le considerazioni sono minuziosamente spiegate in un articolo scientifico che Wei-An Chen e il suo team hanno recentemente pubblicato sull’Astronomical Journal.

I coautori dello studio sono Bo-An Chen dell’Università Nazionale di Taiwan e Chuan-Jui Li, You-Hua Chu, Shutaro Ueda, Kuo-Song Wang e Sheng-Yuan Liu dell’Istituto di Astronomia e Astrofisica di Taipei. Quanto visto (e quanto scoperto) ha tutte le carte in regola per far sì che gli astronomi siano sempre più in grado di capire il ciclo di vita delle stelle massicce e tutti gli effetti e le conseguenze derivanti dalla loro trasformazione in supernove.