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Netflix condiviso, il test si allarga: ecco chi partecipa ora

Il test di Netflix continua e si allarga ad altri 5 Paesi: qui è possibile pagare una piccola cifra mensile per "aggiungere case" all'abbonamento

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Che non sia un bel periodo per Netflix, nonostante la recente chiusura dello storico accordo con Microsoft per la raccolta pubblicitaria, è ormai noto da quando ad aprile la piattaforma ha pubblicato i dati sugli abbonati, che sono in calo. Un calo molto piccolo, ma che ha causato un crollo in borsa molto pesante: dai 322 euro del 19 aprile ai meno di 200 euro di oggi.

Una delle promesse fatte da Netflix per uscire da questa crisi è quella di combattere il fenomeno della “concurrency“, cioè la condivisione delle password (e quindi degli account), tra utenti non appartenenti allo stesso nucleo familiare. A dirla tutta, la versione ufficiale di Netflix è proprio questa: se la piattaforma non cresce è perché (addirittura) il 30% degli reali utenti non paga e usa la piattaforma gratis. Numeri difficili da verificare, che corrisponderebbero a 70-80 milioni di “scrocconi” che, sinceramente, sembrano davvero troppi. Quel che è certo, però, è che Netflix ha già lanciato a marzo un test in Cile, Costa Rica e Perù: è possibile pagare un fisso al mese per essere autorizzati a condividere la password con un altro utente. Ora il test si allarga ad altri 5 Paesi.

Netflix condiviso: come funziona

L’idea alla base del test sudamericano di Netflix è semplice: se l’utente può pagare una piccola cifra e condividere la password rispettando le regole, allora lo farà.

Non è chiaro in base a cosa Netflix sia così ottimista in merito, ma al momento il test è attivo in tre mercati del Sud America, con questi prezzi:

  • 2.380 pesos in Cile (2,69 euro)
  • 2,99 dollari americani in Costa Rica
  • 7,9 sol il Perù (1,92 euro)

Si tratta in ogni caso, come è facile notare, di un prezzo pari a circa un terzo del costo dell’abbonamento base a Netflix.

Netflix condiviso: dove arriverà ora

I prossimi Paesi ad entrare nell’area di test di Netflix condiviso a pagamento, secondo confermato dalla stessa piattaforma in un post ufficiale sul suo blog, sono altre 5 nazioni del Sud America: Argentina, El Salvador, Guatemala, Honduras, Repubblica Dominicana. In tutti questi Paesi condividere la password costerà l’equivalente, in moneta locale, di 2,99 dollari per ogni “casa aggiuntiva“.

Si tratta di 5 Paesi abbastanza grandi, con un totale di oltre 90 milioni di abitanti (la metà dei quali, però, in Argentina), che si vanno ad aggiungere ai circa 58 milioni di abitanti dei tre Paesi precedenti per un totale di quasi 150 milioni di abitanti.

Chiaramente ciò non vuol dire 150 milioni di potenziali abbonati, visto che in ogni famiglia c’è un solo abbonamento e, per di più, parliamo di Paesi a basso reddito medio in cui l’abbonamento allo streaming non è la priorità per la maggior parte della popolazione.

Tuttavia, si tratta comunque di un allargamento del test e non di un suo abbandono e questo lascia intuire che il prossimo passo potrebbe essere quello di portare la condivisione dell’account Netflix a pagamento.

La nuova interfaccia di Netflix condiviso

A confermare il fatto che, molto probabilmente, presto vedremo Netflix condiviso anche fuori dall’area latinoamericana c’è il fatto che Netflix abbia già messo in piedi una sezione specifica della sua app, dalla quale è possibile aggiungere e gestire nuove case.

In pratica prima si crea una nuova casa, collegata all’account, poi si aggiungono dispositivi di visualizzazione in quella casa. Se l’utente ha pagato il prezzo aggiuntivo, quindi, può aggiungere una casa, altrimenti no.