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SCIENZA

È attesa un'ondata di gelo estremo, ma le temperature preoccupano: il clima si sta riscaldando

Gelo artico negli Stati Uniti: la nuova normalità globale è però ben più calda di quanto si potrebbe pensare

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Gli incendi in California hanno di certo riportato i riflettori del cambiamento climatico sugli Stati Uniti. Il mondo ha avuto l’ennesimo promemoria devastante di quella che è la condizione globale e di quale direzione è stata ormai da tempo intrapresa. Proprio una porzione degli Usa si ritrova alle prese con raffiche d’aria artica, che hanno abbassato le temperature ben al di sotto della norma. Al tempo stesso, però, le condizioni meteo “normali” risultano sempre più calde.

Ondata gelida

Gli Stati Uniti centrali e orientali sono stati travolti da una vera e propria ondata artica in questa prima parte di gennaio 2025. Molte le località che stanno fronteggiando un freddo molto intenso. Si pensi che in alcune aree del North Dakota si è scesi al di sotto dei 20 gradi (Fahrenheit), che equivalgono a -28°C, circa, mentre a sud, in Texas, i cittadini fanno i conti con temperature intorno ai 10 gradi (Fahrenheit), ovvero -12°C, circa. Di fatto una tempesta di neve e ghiaccio, che ha messo in ginocchio numerose realtà locali.

Gli esperti hanno avvertito la cittadinanza che le temperature potrebbero andare da 10 a 30 gradi al di sotto della norma. Una spiacevole realtà che sta coinvolgendo due terzi orientali del Paese. Un richiamo al mondo politico internazionale: è ora il momento di fare qualcosa per il cambiamento climatico. Attendere ulteriormente sarebbe folle per l’intera specie.

La temperatura normale è più alta

Per quanto la situazione sia oggi questa, il gelo riportato non rappresenta la normalità climatica. Su base scientifica, infatti, occorre tener conto della media trentennale di temperatura e precipitazioni. La norma viene di fatto aggiornata ogni 10 anni dal National Center of Environmental Information e l’ultima volta è avvenuto nel 2021.

Chiunque pensi che le temperature siano crollate si sbaglia. Nonostante la realtà odierna dica tutt’altro, nell’ultimo secolo la tendenza è stata al rialzo, con una grande accelerazione dal 1980 a oggi. Il tutto alimentato dall’estrazione e combustione di combustibili fossili. Ciò prefigura un aumento sostanziale di anidride carbonica e metano nell’atmosfera. Gas che intrappolano il calore in prossimità della superficie del pianeta, che va sempre più surriscaldandosi.

Tenendo conto dell’aumento globale delle temperature, è innegabile come la “normalità” del pianeta Terra sia oggi di base ben più calda rispetto al passato. Tutto ciò comporta dunque uno sbalzo enorme tra ondate di freddo e condizione climatica standard, come sta avvenendo ora negli Usa. In passato, invece, lo sbalzo era decisamente meno estremo e ciò dovrebbe risuonare come un assordante campanello d’allarme.

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