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SCIENZA

Pensavano non esistesse più: ritrovata un'antica specie perduta

Gli archeologi della California hanno individuato una vongola antichissima e mai vista prima, un fossile vivente davvero unico nel suo genere

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La vongola antica appena scoperta Fonte foto: The UCSB Current - University of California Santa Barbara

Non solo un semplice e gustoso condimento: parlare di una vongola può far pensare immediatamente all’ambito culinario, in realtà negli ultimi giorni questo mollusco ha emozionato e non poco gli archeologi americani alla ricerca di reperti fossili di un certo valore. Ne è stato scoperto un esemplare che sarebbe vissuto più di 400 milioni di anni fa.

L’arco temporale così vasto fa subito capire come la novità scientifica sia di grande rilievo, tanto è vero che il reperto non si avvicina lontanamente né ai cosiddetti celacanti, pesci preistorici piuttosto celebri, né ai molluschi delle acque profonde che sono scomparsi proprio mezzo miliardo di anni fa. La datazione è addirittura anteriore.

Una vongola con una lunga storia alle spalle

La vongola in questione è stata riconosciuta con certezza dai ricercatori dell’Università della California e del Marine Science Institute di Santa Barbara. Lo Stato americano in questione è famoso proprio per la quantità importante di fossili, ma nessuno avrebbe mai immagino che il mollusco fosse così unico e antico. Quest’ultimo risalirebbe infatti al periodo in cui molti altri esemplari e animali scomparvero in quella che è poi diventata nota come La Brea Tar Pits. Si tratta di una serie di pozzi di catrame attorno ai quali si è formata in seguito una parte dell’attuale Los Angeles.

Per secoli e secoli questo stesso catrame ha conservato in maniera perfetta le ossa di animali che vi erano rimasti intrappolati, fossili a dir poco preziosi per l’archeologia locale e statunitense. La scoperta della vongola che si pensava estinta per sempre è avvenuta nei pressi di Naples Point. Gli esperti hanno individuato gusci lunghi appena 10 millimetri che poi si sono improvvisamente allungati. A quel punto si è capito che la specie non era mai stata vista in precedenza. Per l’identificazione ufficiale ci sono voluti però degli anni, visto che la scoperta vera e propria risale al 2018. In pratica, ci si è basati su un documento che descriveva alcune vongole simili nel lontano 1937.

La vongola più antica in assoluto

I ricercatori hanno confrontato il fossile insolito con le illustrazioni della cosiddetta Bornia Cooki e le immagini più moderne sono sembrate corrispondere a quelle considerate più antiche. Il fatto che il reperto individuato quattro anni fa si sia allungato all’improvviso non è un dettaglio di poco conto, anzi significa che ci si è imbattuti in una sorta di fossile vivente. È incredibile, comunque, come ci siano state delle strane coincidenze in tutta questa storia. Lo scienziato che ha descritto per la prima volta in assoluto la Bornia Cooki, tale George Willet, ha esaminato ben un milione di esemplari fossili, ma non ha mai avuto a che fare con quello di Naples Point.

Il nome della vongola che si credeva estinta ha una spiegazione decisamente semplice. Willet ha dedicato la scoperta a Edna Cook, una collezionista che era stata in grado di trovare gli unici due esemplari conosciuti fino ad oggi. Nel frattempo, sempre a Naples Point è stato individuato un altro guscio vuoto nella sabbia, per la precisione sotto a un grande masso. È della stessa specie del fossile vivente, dunque si spera di poterne rintracciare molti altri nel corso dei prossimi mesi.

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