Una "polvere gialla" sta invadendo le città in Asia: cosa sta succedendo?
In Asia molte nazioni stanno fronteggiando nuovamente le famigerate tempeste di polvere gialla, una piaga stagionale per ora senza rimedio
In Corea del Sud in particolare, e in generale in buona parte del continente asiatico, si sta facendo nuovamente i conti con una tempesta di polvere gialla. È un fenomeno atmosferico che gli abitanti di queste zone, nello specifico la zona Nord del continente stesso, conoscono molto bene, un evento meteorologico che coincide con l’inizio della primavera.
Si tratta di un vero e proprio calvario stagionale per tantissime persone, costrette a indossare mascherine e giacche con cappuccio per affrontare la giornata. Ma perché questa polvere si sparge nell’aria, rendendola quasi irrespirabile e provocando danni ambientali non indifferenti? Le tempeste hanno a che fare con alcuni deserti di questa parte del mondo.
Dove si sparge la polvere gialla
Volendo essere ancora più precisi, la polvere gialla tende a formarsi nei deserti che si trovano in Mongolia, Cina e Kazakistan. In poche parole, i venti più intensi finiscono per causare dei vortici d’aria che sollevano a loro volta dense nuvole composte da particelle di terreno arido. Il tutto viene poi trasportato verso le nazioni confinanti. Non mancano nemmeno gli esempi di polvere gialla nell’estremo oriente russo e persino negli Stati Uniti. Il fenomeno ha registrato un’impennata per quel che riguarda la frequenza dagli anni Sessanta del secolo scorso e la ragione non è difficile da intuire.
L’aumento delle temperature e dunque il riscaldamento globale hanno inciso fortemente, come anche il minor numero di precipitazioni nei deserti. Le tempeste di polvere gialla hanno colorato progressivamente i cieli di questa prima fase della primavera, tanto è vero che soltanto nelle due settimane iniziali di aprile ci sono stati quattro eventi di questo tipo. I numeri non sono affatto incoraggianti. Basta ricordare come dopo una delle tempeste di sabbia più intense, le concentrazioni di polveri sottili (note anche come PM10) siano state 46,2 volte superiori rispetto al valore indicativo dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a Pechino.
Cosa contiene la polvere gialla
Un discorso non molto diverso vale per la capitale della Corea del Sud, Seul. I livelli di polveri sottili da queste parti erano infatti il doppio rispetto al limite previsto dal governo locale per considerarle pericolose per ambiente e salute. Tra l’altro si tratta di particelle a dir poco minuscole, con un diametro inferiore a quello di un capello umano. L’inquinamento ambientale è la piaga principale da fronteggiare in queste situazioni. Le tempeste si accompagnano a sostanze di ogni tipo, dallo zolfo, alla fuliggine, passando per metalli pesanti come zinco e rame. Inoltre, nonostante la sabbia venga considerata non dannosa per il suolo, gli effetti negativi in tal senso non mancano.
La polvere gialla è in grado di devastare la terra coltivabile mediante la degradazione continua, senza dimenticare le conseguenze negative per piante, animali, coltivazioni e habitat. Ad essere colpiti in misura maggiore, solo per citare un esempio, ci sono persino i coralli. Non meno importanti sono le conseguenze dal punto di vista pratico della vita di tutti i giorni. Tempeste del genere non possono che ridurre la visibilità degli aerei e non solo, rendendo quasi impossibili i voli e gli spostamenti via terra. Una piaga contro cui per il momento sembra non esserci rimedio.