Qualcosa di strano (e raro) è stato avvistato attorno a Nettuno
Gli asteroidi troiani di Nettuno stanno destando più di una perplessità nella comunità scientifica per via del loro strano colore rosso
Il colore del cielo, del mare, ma anche di quello che è il pianeta più ventoso in assoluto di tutto il sistema solare. Nettuno è caratterizzato proprio dal blu come tonalità principale, ma ci sono alcuni oggetti celesti legati a questa superficie che rappresentano la classica eccezione che conferma la regola. Un team internazionale di astronomi ha deciso di vederci chiaro.
Gli scienziati si sono infatti accorti come queste rocce abbiano sfumature rosse, addirittura di una variante ancora più intensa rispetto a quella di altri asteroidi intercettati nello stesso sistema solare. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista specializzata “Monthly Notice of the Royal Astronomical Society: Letters” e sono sensazionali.
Le dimensioni degli asteroidi di Nettuno
Anzitutto bisogna precisare che si sta parlando degli asteroidi troiani di Nettuno, un gruppo di rocce che ha in comune con il pianeta sia l’orbita che il periodo orbitale. Normalmente si trovano nei luoghi stabili dal punto di vista gravitazionale tra Nettuno e il Sole oppure tra Nettuno e Plutone. Sono rari e le loro dimensioni non vanno oltre i 100 chilometri di diametro. Per arrivare alle nuove conclusioni, è stato necessario impiegare i telescopi più potenti della Terra, per la precisione quello dell’Osservatorio Palomar (California), i Gemini North e South che si trovano alle Hawaii e in Cile e il Keck che sorge sempre alle Hawaii.
Dopo due anni di attente osservazioni, sono stati individuati con certezza 18 asteroidi troiani di Nettuno e ne è stato analizzato il colore. Ebbene si è scoperto subito come la maggior parte di essi fosse rossa. Nello specifico si tratta di una tonalità tendente al cremisi che fa capire come questi oggetti siano ricchi di composti volatili, metanolo e ammoniaca in primis. Ogni volta che i ghiacci di queste sostanze reagiscono al calore, si trasformano immediatamente in gas, a patto che ci sia una sufficiente esposizione ai raggi del Sole. Per questa ragione gli astronomi si attendono una caratteristica ben precisa.
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Le varie tonalità degli asteroidi di Nettuno
Di solito, infatti, ci si aspetta che gli asteroidi che sono più vicini al Sole abbiano sfumature rosse meno intense: il motivo risiede nel contenuto di ammoniaca e in quello di metanolo che, proprio per la vicinanza alla stella, tendono a evaporare. I ricercatori hanno osservato queste rocce in ogni loro fase. Si è partiti da una situazione in cui erano semplicemente grosse pietre di color grigio ardesia fino a diventare rosso scuro una volta superata l’orbita di Plutone. È anche probabile che alcuni di questi asteroidi di tonalità più viva si siano formati a grande distanza dal Sole nei primi giorni del sistema solare prima di rimanere intrappolati nell’orbita di Nettuno.
D’altronde la composizione degli asteroidi troiani di Nettuno non può che essere cambiata nel corso del tempo, per lo meno se si guarda agli ultimi 4,6 miliardi di anni. La prima scoperta di uno di questi oggetti celesti è relativamente recente e risale soltanto al 2001. Da quell’anno si sono intensificati gli approfondimenti sulla materia e sono state avanzate anche ipotesi molto interessanti. Una di queste è quella secondo cui i grandi troiani di Nettuno, vale a dire quelli con un raggio di circa 100 chilometri, siano più numerosi rispetto a quelli di Giove.