Questo Paese rischia di essere sommerso, nasce la prima città galleggiante
Verranno costruite 5mila unità galleggianti ancorate al fondo del mare per salvare un arcipelago dall'innalzamento del livello dei mari
L’innalzamento del livello del mare è una realtà con cui dovremo fare i conti non solo nei prossimi secoli, ma già nei prossimi decenni. Alcuni Stati, soprattutto quelli insulari, stanno già prendendo provvedimenti, perché per loro la preoccupazione è seria e pressante. Sta succedendo, per esempio, nelle Maldive.
La città galleggiante
Dalle acque dell’Oceano Indiano sta sorgendo una città. Non è che sta riemergendo, come nelle leggende: qualcuno la sta costruendo. In una laguna a soli 10 minuti di barca da Male, la capitale delle Maldive, il governo sta tirando su una vera e propria città galleggiante, grande abbastanza da ospitare 20mila persone.
La città sarà composta da 5mila unità galleggianti: non solo case private, ma anche ristoranti, negozi e scuole, con canali che corrono tra di loro. Insomma, tutto quello che serve a una città per essere perfettamente funzionante. Le prime unità saranno inaugurate già nell’estate del 2022, e i residenti inizieranno a trasferirsi all’inizio del 2024. La fine dei lavori e la conseguente inaugurazione sono previste per il 2027. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il fondo di sviluppo immobiliare Dutch Docklands e il governo delle Maldive.
Le singole unità vengono costruite in un cantiere navale locale e poi rimorchiate fino alla futura città galleggiante. Una volta in posizione, sono attaccate a un grande scafo di cemento sottomarino, avvitato al fondale marino su trampoli d’acciaio che lo fanno fluttuare dolcemente con le onde. Le barriere coralline che circondano la città contribuiscono a fornire un frangiflutti naturale, stabilizzandola e impedendo agli abitanti di soffrire il mal di mare.
Perché costruire una città galleggiante
Una città di questo tipo potrebbe sembrare un vezzo, o una mera attrazione turistica. Ma è molto di più: è una soluzione pratica all’innalzamento del livello di mari e oceani.
Essendo un arcipelago fatto di 1.190 isole, le Maldive sono una delle nazioni più vulnerabili al cambiamento climatico. L’80% della sua superficie si trova a meno di un metro sopra il livello del mare. Secondo le proiezioni, proprio il livello del mare salirà fino a un metro entro la fine del secolo: se la matematica ci assiste (e lo fa), tutto il Paese sarà sommerso entro il 2100. Ma non è un rischio solo per le Maldive: ecco quali sono le nove città in tutto il mondo che rischiano di finire sommerse.
Ma una città che galleggia è una città al sicuro. Lo sperano gli abitanti delle Maldive, che hanno bisogno di case sicure, sostenibili e a prezzi accessibili. Non è l’unico progetto di questo tipo: sono stati lanciati altri prototipi di città galleggianti, come Oceanix City a Busan, in Corea del Sud, e una serie di isole galleggianti sul Mar Baltico sviluppate dall’azienda olandese Blue21. Nessuno di questi, però, è in grado di competere con questa scala e tempistica: una città all’avanguardia pronta in cinque anni.
Il potenziale impatto ambientale della struttura è stato rigorosamente valutato da esperti locali di coralli e approvato dalle autorità governative prima dell’inizio dei lavori. Per sostenere la vita marina, alla parte inferiore della città sono collegati banchi di corallo artificiali fatti di schiuma di vetro, che aiutano a stimolare la crescita naturale dei coralli – che, tra l’altro, stanno vivendo una situazione davvero allarmante.