Scoperta una nuova specie saltatrice di ragno esotico, sta proliferando velocemente
Il cambiamento climatico e lo spostamento delle merce offre terreno fertile alle specie esotiche nel Regno Unito: scoperto così un nuovo ragno
In Gran Bretagna prosperano i ragni esotici. Ciò è dovuto a due fattori che si intrecciano. Da una parte abbiamo il riscaldamento globale, che trasforma in ambienti favorevoli quelli che in precedenza non lo erano affatto. Dall’altra, invece, il commercio internazionale offre ampie chance di spostamento.
Ragni esotici in UK
Un ragno saltatore è stato identificato nel campus di Penryn, in Cornovaglia, dove ha sede l’Università di Exeter e di Falmouth. Una nuova specie, attualmente la più vicina all’Anasaitis milesae. Appartengono alla stessa ampia famiglia, nella quale risultano avere molti aspetti in comune.
Lungo 3-4 mm circa, il ragno saltatore è tipico dei Caraibi. Ciò lascia pensare che questa minuscola specie sia giunta in Gran Bretagna da climi lontani. Tutto ciò insieme con altre 17 specie non autoctone. Tra questi insoliti arrivi è ben più evidente lo Zoropsis spinimana, considerando le dimensioni, noto anche come ragno falso lupo. Si tratta di una specie mediterranea che sta prosperando a Londra. Lo stesso dicasi per il ragno tubiforme dalle zanne verdi, ovvero il Segestria florentina. Questo però non infesta l’area londinese. Ha infatti dato il via alla sua infestazione da Bristol. Ora però si ritrova in quasi tutta la Gran Bretagna meridionale.
Specie non autoctone
Sono state registrane 3.500 specie non autoctone in UK. Di queste circa 50 sono ragni e la maggior parte è stata introdotta in maniera inavvertita attraverso il movimento globale di merci e persone. Del numero totale, però, soltanto il 10-15%, circa, è considerato invasivo. Basti pensare allo scoiattolo grigio, il calabrone asiatico o il nodulo giapponese.
Ecco le parole della responsabile della conservazione della British Arachnological Society, Helen Smith: “La fauna dei ragni britannici, insieme con il resto della nostra fauna, sta cambiando più rapidamente che mai. Man mano che nuove specie esotiche si diffondono, in particolare al di fuori delle aree urbane, aumentano le possibilità che abbiano un impatto sulle specie autoctone meno comuni”.
Questi ragni possono portare con sé nuovi parassiti e malattie. A ciò si aggiunge la competizione per le prede. Ad oggi circa il 15% delle specie di ragni autoctone è già sotto minaccia di estinzione. Il motivo? La perdita del proprio habitat e le trasformazioni climatiche.
A scoprire la nuova specie di ragno saltatore è stata Tylan Berry, ovvero l’organizzatrice dell’area Devon e Cornovaglia della British Arachnological Society: “È incredibile che qualcosa possa nascondersi in bella vista. Si è insediato nel campus ed è facile trovarlo in ampio numero, vivo e riproduttivo, ed è stato trovato anche in un altro giardino ornamentale a 30 miglia di distanza”.
In Cornovaglia e Devon i nuovi ragni possono godere di un clima mite e, grazie all’assenza di gelo, possono sopravvivere all’inverno britannico. Un terreno fertile per le specie esotiche. Berry ha inoltre identificato una vasta popolazione di un differente ragno non autoctono: il ragno grigio delle case (Badumna longinqua).
Gli esperti di ragni hanno un messaggio ben chiaro da diffondere: non farsi prendere dal panico. Si tratta di arrivi che continueranno a verificarsi. C’è ben poco che è possibile fare per fermarli. In connessione con il riscaldamento climatico, queste specie possono insediarsi in differenti aree, cambiando gli ecosistemi in tempi rapidi.