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SICUREZZA INFORMATICA

Record di attacchi malware in Italia nel 2022: come difendersi

Nel 2022 crescono gli attacchi informatici di tipo malware in Italia con un incremento del 300% rispetto lo scorso anno: ecco come difendersi dalle minacce

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malware microsoft teams virus Fonte foto: Shutterstock

La cyber security è uno dei temi caldi per il futuro, anche a fronte di una crescita vertiginosa degli attacchi informatici in tutto il mondo. Secondo Trend Micro, il numero di vulnerabilità critiche è raddoppiato nel 2022, con la società che è arrivata a bloccare 146.408.535.569 minacce, un incremento del 55% rispetto al 2021. Di queste, circa 80 miliardi di minacce sono arrivate via mail.

Numeri imponenti che dimostrano chiaramente che la criminalità digitale è più attiva che mai e che sta cercando di attaccare i diversi sistemi informatici (pubblici e privati) su più fronti.

Gli attacchi informatici in Italia

Secondo il Rethinking Tactics: 2022 Annual Cybersecurity Report, l’Italia è uno dei Paesi che ha subito il maggior numero di attacchi informatici al mondo. Le statistiche per il bel Paese indicano un aumento del 300% rispetto allo scorso anno, cifre che confermano che gli utenti e le infrastrutture italiane sono ancora nel mirino dei cyber criminali.

Al momento, il nostro Paese occupa il quarto posto nella classifica globale dei paesi più colpiti, dopo Giappone, Stati Uniti, e India, con 246.941.068 malware intercettati solo nel 2022. A livello europeo si conferma la nazione più colpita.

Per i Macro Malware, l’Italia occupa la sesta posizione a livello di attacchi globali con 17.400 aggressioni informatiche confermate per il 2022.

Per quanto riguarda, invece, i Ransomware, il nostro Paese è al quarto posto a livello europeo arrivando subito dopo Olanda, Francia e Germania. A livello globale, invece, si attesta al tredicesimo posto.

Le e-mail malevole ricevute dagli utenti italiani sono state 265.156.190 mentre le visite a siti e pagine ingannevoli sono state ben 13.855.394. Questo a fronte di 332.012 siti maligni ospitati sui server italiani e bloccati dalle autorità competenti.

Le applicazioni malevole scaricate dagli utenti del Bel Paese sono state, nel 2022, ben 72.072, mentre i malware bancari intercettati, legati cioè a truffe e tentativi di furto di denaro, sono stati 8.251.

Infine per il terzo anno consecutivo, il numero di vulnerabilità zero-day ha raggiunto la cifra record di 1706 avvisi.

Come difendersi dagli attacchi informatici

Difendersi dagli attacchi informatici è una procedura tutt’altro che semplice. Tuttavia con qualche piccola accortezza è possibile quantomeno rendere più difficile la vita ai malintenzionati digitali.

Anzitutto agli utenti del web è richiesta una grande dose di buon senso. Nessuno dovrebbe mai fidarsi di email o messaggi sospetti dove banche o altri fornitori di servizi chiedono di inserire i propri dati confidenziali o le proprie password. Stesso discorso per tutti quei link sospetti di enti e organizzazioni riconosciute che invitano al download di applicazioni da siti di terze parti o che richiedono di inserire informazioni riservate per accedere al servizio.

Per restare al sicuro da queste frodi è sempre bene utilizzare una password complessa meglio se associata all’autenticazione a due fattori, in modo che all’utente arrivi un messaggio sul telefono o via mail con un codice da inserire per l’accesso. Oltre a questo è consigliabile anche attivare gli avvisi sul cellulare, per restare aggiornati in tempo reale su accessi o transazioni effettuate sui propri conti.

Altro suggerimento importante è quello di non fidarsi mai di sconosciuti sul web o di siti che promettono vantaggi e benefici perché, generalmente, si tratta di truffe.

Anche la scelta di un antivirus può fare la differenza, rendendo più complicato l’attacco al proprio sistema. Si raccomandano prodotti affidabili che siano certificati dalle varie case produttrici e che, ovviamente, siano aggiornati.

Infine, sempre in materia di aggiornamenti si consiglia di eseguire sempre tutti gli update richiesti dai sistemi operativi o dalle applicazioni in uso. Così facendo si avrà la certezza di avere un’infrastruttura senza vulnerabilità di alcun tipo.

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