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SCIENZA

Un ritrovamento così è davvero raro: la scoperta eccezionale

Si sa molto di più sull'Età della Pietra grazie a una recente scoperta effettuata dagli archeologi inglesi in un insediamento dello Yorkshire

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Alcuni ricercatori delle università inglesi di Manchester e Chester sono riusciti individuare dei resti perfettamente conservati di un insediamento di cacciatori-raccoglitori. I reperti si riferiscono alle popolazioni che abitarono la Gran Bretagna dopo la fine dell’ultima era glaciale, con una datazione approssimativa di circa 10mila anni fa.

Secondo l’archeologo Robert Rudolf Schmidt, l’Età della Pietra si considera ufficialmente iniziata nel momento in cui l’uomo riuscì a emanciparsi dalla “tutela materna” della natura. È un periodo sempre molto affascinante per gli esperti e tutto da decifrare, ma le ultime scoperte effettuate nel Regno Unito potrebbero gettare nuova luce su questo passato.

Un periodo intermedio dell’Età della Pietra

Gli scavi che riguardano l’Età della Pietra sono quelli del North Yorkshire. Entrando maggiormente nel dettaglio, gli archeologi hanno individuato ossa di animali cacciati dai nostri antenati, strumenti e armi realizzate sempre con le ossa, la pietra e le corna, ma non solo. Ci sono infatti delle tracce che indicano una lavorazione primordiale ma comunque significativa del legno. La città del ritrovamento è Scarborough, località che affaccia sul mare e non distante da York. Il periodo esatto indicato dagli archeologi è quello del Mesolitico, vale a dire un periodo intermedio della già citata Età della Pietra e che si colloca tra i 10mila e gli 8mila anni prima della nascita di Cristo.

La località degli scavi si trovava in prossimità di un lago che nel corso delle epoche si è poi progressivamente riempito con i depositi di torba. È un dettaglio di non poco conto, visto che sono stati proprio questi sedimenti a preservare e proteggere il sito fino ai giorni nostri. Tra l’altro, come hanno avuto modo di sottolineare gli archeologi, è raro scovare materiale così antico in condizioni tanto buone. Il Mesolitico britannico è un periodo che viene prima dell’introduzione di ceramiche e metalli, di conseguenza le ossa e le pietre citate sono fondamentali per ricostruire la vita di chi ci ha preceduto.

Come si cacciava nell’Età della Pietra

Ci sono dei particolari che fanno brillare gli occhi degli archeologi di tutto il mondo. Le ossa ritrovate nel sito risalente all’Età della Pietra suggeriscono come le persone cacciassero una vastissima varietà di animali e in habitat sempre diversi intorno al lago. Gli abitanti dell’insediamento erano abituati ad abbattere alci e cervi rossi, oltre ad altri grandi mammiferi, senza dimenticare quelli più piccoli come i castori e gli uccelli acquatici. Le carcasse venivano poi macellate e depositate in zone umide. Non si tratta però dell’unica scoperta effettuata nello Yorkshire.

In effetti, i ricercatori si sono trovati a tu per tu con armi decorate, smontate e rimontate a seconda dell’utilizzo. Tutto questo conferma come gli antenati del Mesolitico fossero persone molto precise per quel che riguarda lo smaltimento degli animali cacciati. Si tratta di dettagli preziosi per far capire come non sia stata soltanto l’introduzione dell’agricoltura a rendere la vita più stabile. In poche parole, non stiamo parlando di persone che dovevano lottare strenuamente per la sopravvivenza, ma molto più organizzate e intuitive di quello che si potrebbe immaginare. La storia sa sempre come stupirci e si attendono nuovi aggiornamenti su questi scavi per altre novità di grande portata.

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