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Samsung ha fatto uno schermo che misura la pressione del sangue

Alla SID Display Week 2023, Samsung ha presentato un display OLED in grado di misurare pressione sanguigna, frequenza cardiaca e i livelli di stress dell’utente

samsung sensor oled Fonte foto: Samsung

Alla SID Display Week 2023, in corso fino al 26 maggio a Los Angeles, Samsung ha mostrato al pubblico alcuni nuovi pannelli OLED sviluppati per nuovi e inediti tipi di ultilizzo. Tra questi spicca sicuramente il display Sensor OLED che è in grado di misurare la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e i livelli di stress dell’utente.

Stando a quanto mostrato durante la presentazione ufficiale, per rilevare questi parametri non serve far altro che toccare il pannello con due dita (una per mano) e attendere il risultato della misurazione che, a detta di Samsung, è molto più accurata rispetto all’attuale sistema che sfrutta i relativi sensori montati su molti dei wearable in commercio. Una precisazione non da poco, visto che la maggior parte degli smartwatch usa proprio schermi di tipo OLED.

Samsung Sensor OLED: come funziona

Tra le principali caratteristiche del nuovo Sensor OLED di Samsung la capacità di riconoscere l’impronta digitale su tutta la superficie dello schermo e non solo in punto stabilito. Generalmente i lettori di impronte posizionati sotto il display hanno bisogno di un secondo componente che ha il compito di identificare l’impronta digitale (di solito si tratta di un sensore ottico o a ultrasuoni). Per questo motivo la funzionalità è ridotta a una specifica porzione dello schermo e non all’intera superficie.

Per questa nuova tecnologia Samsung ha posizionato su tutto il pannello un fotodiodo organico sensibile alla luce (light-sensing organic photodiode, OPD) che consente al display di rilevare l’impronta digitale su tutta la sua superficie e, allo stesso tempo, anche i parametri vitali di cui sopra.

Nel corso della presentazione Samsung ha spiegato il funzionamento di questo sistema che è basato essenzialmente sulla luce emessa dai pannelli OLED. Toccando il display questa luce viene riflessa in modi diversi a seconda delle pulsazioni dei vasi sanguigni all’interno delle dita.

Il fotodiodo riesce ad elaborare queste variazioni ricavandone dati utili per il monitoraggio dei parametri vitali e, oltretutto, con una precisione decisamente maggiore rispetto a quella di smartwatch e altri dispositivi indossabili.

Samsung Sensor OLED: quando arriva

Nonostante il grande interesse mostrato dal pubblico e dagli addetti ai lavori per il Samsung Sensor OLED, l’azienda non ha parlato ufficialmente delle potenziali applicazioni di questi display e tantomeno su una eventuale finestra di lancio sul mercato.

Indubbiamente questa tecnologia apre a molte possibilità di utilizzo che, in futuro, potrebbero forse far parte della dotazione di uno smartphone di fascia alta, realizzato proprio da Samsung, probabilmente con una suite di strumenti ancora più efficace per la raccolta di dati sulla salute degli utenti.

Inoltre, grazie all’OPD i produttori di smartphone potrebbero anche elaborare nuove modalità di autenticazione tramite impronte digitali, magari utilizzando più dita oppure una (o entrambe le mani) in modo da garantire un sistema di riconoscimento biometrico ancora più efficiente e sicuro.