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SCIENZA

Nuove scoperte a Saqqara: emersi tombe e manufatti di 4.000 anni fa

Meravigliosa Saqqara piena di segreti: gli archeologi hanno trovato numerose sepolture millenarie, tra cui la mastaba di un medico "mago".

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Saqqara, situata a sud del Cairo, è stata una delle maggiori necropoli dell’Antico Egitto e ancora oggi continua a rivelare tesori e segreti rimasti nascosti. Una storia millenaria che non ha mai smesso di essere indagata dagli archeologi che, proprio negli ultimi giorni, hanno condiviso le loro ultime scoperte: sono state riportate alla luce diverse tombe e sepolture, inclusi resti umani e manufatti. Tra questi spicca la mastaba di un medico di corte molto particolare.

Emerse nuove tombe a Saqqara

Oggi è un sito archeologico tra i più preziosi e interessanti dell’intero Egitto, ma il passato di Saqqara lo è altrettanto. Non parliamo di un luogo di sepoltura qualunque, ma di una necropoli destinata a raccogliere i resti di membri di spicco della società del tempo, di un élite che spaziava da funzionari e persone di alto rango fino ai faraoni stessi. Anche per tale ragione vi troviamo le cosiddette mastabe, le più antiche forme di sepoltura dell’Antico Egitto, grandi tombe monumentali risalenti alle prime dinastie.

Negli ultimi giorni Saqqara è tornata al centro dell’attenzione per via di alcune nuove scoperte. Lo riporta il Ministry of Tourism and Antiquities: "La spedizione archeologica congiunta giapponese-egiziana ha scoperto quattro tombe risalenti alla fine della Seconda e all’inizio della Terza Dinastia", alle quali si aggiungono "più di dieci sepolture della XVIII dinastia del Nuovo Regno", cosa che conferma come Saqqara si estendesse verso nord per un’area più vasta di quanto si conoscesse finora.

Il Ministero ha aggiunto che contestualmente sono stati riportati alla luce diversi manufatti, come dei vasi e un blocco calcareo, ma anche resti umani mummificati, porzioni di bare lignee e frammenti di ceramica.

La mastaba del medico "mago" Teti Neb Fu

Se già la scoperta è di per sé importante, basta andare indietro di qualche ora per documentarsi su un altro ritrovamento eccezionale. Sempre il Ministry of Tourism and Antiquities ha condiviso quanto emerso dagli ultimi scavi a opera della Mission Archéologique Franco-Suisse de Saqqara, ovvero una missione archeologica che riunisce archeologi ed esperti provenienti dalla Francia e dalla Svizzera.

La MAFS ha riportato alla luce "la tomba mastaba di un medico", situata nella parte meridionale di Saqqara. La mastaba in questione risale al regno di Pepi II (2278-2200 a.C. circa) ed è stata una vera sorpresa. Gli archeologi hanno spiegato in un comunicato che si stavano concentrando su una tomba a forno situata nei pressi della mastaba di Ouni, una sepoltura all’apparenza semplice ma che in realtà nascondeva qualcosa di unico.

Addentrandosi nel pozzo funerario, già saccheggiato purtroppo in tempi non sospetti, hanno individuato dapprima una stele con un’incisione che faceva appunto riferimento a Teti Neb Fu, poi la camera sepolcrale "adornata da incisioni stupende e vibranti opere d’arte, tra cui una porta falsa dipinta splendidamente e scene di offerte funerarie".

Teti Neb Fu non era una persona qualunque a corte: oltre a essere il medico personale del faraone, era anche una vera celebrità, insignito di "titoli prestigiosi come medico capo di Palazzo, sacerdote e ‘mago’ della Dea Serket [antica divinità egizia associata agli scorpioni e al veleno, ndr], dentista capo e sovrintendente alle piante medicinali".

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