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SCIENZA

Arriva in Italia il ticket ecologico per entrare in spiaggia: cos'è e come funziona

Cala Luna, in Sardegna, diventerà a numero chiuso dall'estate 2024: la tutela del territorio obbligherà a un ingresso limitato a 1000 persone

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Il turismo è fondamentale in Italia, ma è chiaramente molto più sviluppato e incontrollabile in alcune Regioni rispetto ad altre. Basti pensare alla Sardegna che, estate dopo estate, lotta duramente per la tutela del proprio territorio. In particolar modo si parla sempre più della difesa delle splendide spiagge dell’isola. Tra chi sfrutta il territorio senza riguardo e chi scientemente decide di depredarlo, il rischio di una trasfigurazione del panorama è concreto.

Per questo motivo una delle spiagge più belle dell’intero Mediterraneo, Cala Luna, diventerà a numero chiuso. Incastonata nel Golfo di Orosei, potrebbe richiedere un vero e proprio ticket ecologico per essere visitata.

Accesso limitato a Cala Luna

È stato stipulato un accordo tra i Comuni di Dorgali e Baunesi. Questi si dividono questa piccola lingua di sabbia, della lunghezza di 800 metri. Tanto ridotta quanto affascinante e nota. Presa d’assalto ogni estate, sarà a numero chiuso a partire già dal 2024.

L’idea non rappresenta una novità assoluta per il territorio, considerando come l’ipotesi sia stata paventata già lo scorso anno. Ogni decisione era però stata rinviata.

Ora c’è invece il via libera che da giugno ridurrà l’afflusso alla spiaggia da parte delle folle incontrollate. Tutto ciò ha già scatenato le prime polemiche, ma le amministrazioni comunali hanno deciso come tutto ciò fosse estremamente necessario.

Ticket ecologico, come funziona

In Sardegna si è già tenuto il primo tavolo tecnico per delineare i dettami del giusto modo per procedere con la gestione condivisa dei divieti, a cui avevano partecipato gli operatori turistici del Golfo di Orosei, Capitaneria di Porto, Forestale, Questura, Prefettura di Nuoro e Confcommercio.

Il risultato? Ticket ecologico, vigilanza e turnazione degli sbarchi per garantire un accesso via mare controllato. L’ambiente sarà così preservato e, al tempo stesso, si garantirà sicurezza ai bagnanti.

Ecco le parole ad Ansa della sindaca di Dorgali, Angela Testone: “Il numero chiuso è l’unico punto fermo che ci trova tutti uniti. Il tavolo tecnico aperto agli operatori turistici ha discusso su un eventuale regolamento intercomunale che dovrà passare attraverso i due consigli comunali di Dorgali e di Baunei. Anche la gestione deve essere unitaria e deve coinvolgere tutti i trasportatori marittimi affinché si possa istituire un numero contingentato per i natanti dell’intero Golfo di Orosei”.

Pienamente d’accordo anche il sindaco di Baunei, Stefano Monni. Da anni il paese ogliastrino ha adottato la pratica del numero chiuso. A Cala Mariolu possono accedere massimo 700 persone contemporaneamente. A Cala Biriala e Cala dei Gabbiani, invece, soltanto 300, mentre 250 sono quelle lasciate entrate a Cala Goloritze.

Non c’è ancora certezza sul numero esatto di persone, locali e turisti, che saranno lasciate accedere contemporaneamente a Cala Luna. Il sindaco di Baunei ipotizza per ora 1000 persone. Occorrerà però stilare un regolamento preciso da far rispettare. Qualcosa da concordare prima tra i due Comuni e soltanto in seguito presentarlo agli operatori turistici.

Per il momento non si è parlato ancora di un possibile costo d’accesso. Un ticket economico, dunque non soltanto una prenotazione, consentirebbe d’avere fondi per la tutela e gestione dell’area protetta. Di certo dettagli ulteriori saranno rilasciati entro la fine di maggio.

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