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SCIENZA

Si pensava estinta, ma è spuntata in una regione italiana: la scoperta

La lontra rimane a rischio estinzione nel nostro paese, ma la scoperta di un nucleo di questi animali nel Lazio ha riacceso le speranze

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Essere citati da un filosofo con la F maiuscola come Aristotele non è da tutti. La lontra, un esemplare di cui non si sente parlare così spesso, ci è riuscita, anche se la descrizione che ne ha fatto la celebre “mente” greca non è stata delle più lusinghiere. Proprio questa specie ha fatto esultare negli ultimi giorni gli amanti degli animali per una notizia sorprendente.

Diversamente da quanto avviene in altre nazioni, in Italia questo mammifero non è così diffuso, anzi si pensava che ormai si fosse estinto. Ci sono specie date per spacciate che però sanno come prendersi la loro “rivincita” e la lontra è ancora ben presente dalle nostre parti, più precisamente nel Lazio.

L’associazione ambientalista WWF ha promosso un censimento della specie, scoprendo come uno dei nuclei più numerosi sia presente lungo il fiume Garigliano, corso d’acqua che segna il confine tra le provincie di Latina e Frosinone con quella di Caserta. Volendo essere ancora più precisi, il mustelide avvistato in Ciociaria non sarebbe altro che una lontra eurasiatica, considerata appunto estinta da più di vent’anni. L’ultimo avvistamento da queste parti, infatti, risaliva al 2000, anche perché mancava da tantissimo tempo un censimento come quello realizzato dal WWF. L’obiettivo era quello di capire se ci fossero ancora esemplari nell’Italia del Centro-Nord.

La presenza della lontra in Italia

Vale la pena ricordare come la lontra sia pressoché assente nel Piemonte, Lombardia, Liguria, Marche e Umbria. Oltre al Lazio, invece, altre due regioni in cui l’animale è riapparso “improvvisamente” sono il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia. Notarne qualcuna, tra l’altro, è una missione ai limiti del possibile, come reso noto dal WWF. Secondo l’associazione, il mammifero preferisce gli habitat fluviali e ha rischiato a più riprese l’estinzione in Italia per poi diventare protagonista di una progressiva crescita. Un impulso importante è arrivato da nazioni straniere che però confinano con il nostro paese.

La lontra nel resto del mondo

In Austria e Slovenia, infatti, la lontra ha dato degli incoraggianti segni di recupero e si è poi “spostata” lentamente verso i nostri confini. Attualmente nel Belpaese si possono contare tra le 800 e le mille unità, un totale piuttosto insignificante se confrontato con altri Stati. Questi animali sono diffusi praticamente in ogni angolo del pianeta, fatta eccezione per l’Australia e alcune isole remote. L’area geografica in cui la sua presenza è più frequente va dalla Spagna e il Portogallo fino al Giappone e gran parte del Nord Africa. Fortunatamente in Italia esiste un piano di conservazione avviato circa un decennio fa.

La lontra riesce ad attirare grandi simpatie anche e soprattutto per alcuni suoi comportamenti molto curiosi. Ad esempio, è una specie che ama cacciare le proprie prede e per ottenere migliori risultati è abituata a spostarsi con una roccia da cui non si separa mai. In questo modo riesce ad aggredire e distruggere i crostacei di cui l’animale è ghiotto. Inoltre, le lontre possono rimanere sott’acqua per non più di quattro minuti, nuotando fino a una distanza di 400 metri prima di riemergere. I fan del mustelide possono ben sperare dopo le ultime novità, in Italia questa specie non è poi così spacciata.

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