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Smart TV: il sistema Tizen OS si espande oltre Samsung

Samsung ha stretto accordi con numerosi produttori di Smart TV: fornirà loro il suo sistema operativo Tizen OS

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smart tv d'importazione Fonte foto: BestPhotoPlus / Shutterstock

Entro fine anno il mercato delle Smart TV sarà invaso da modelli a basso costo dotati di sistema operativo Tizen OS di Samsung: dopo quelli a marchio Akai, Bauhn e Linsar, arrivati in Australia a settembre 2022, entro l’ultimo trimestre di quest’anno anche altri brand inizieranno a vendere televisori con il software di Samsung. Lo ha annunciato la stessa azienda coreana, che spiega anche che alcune di queste TV saranno in vendita in Italia.

Tizen OS: l’accordo con gli ODM

L’accordo appena firmato tra Samsung Electronics e una manciata di aziende ODM (Original Development Manufacturing) internazionali permetterà alle Smart TV non prodotte da Samsung di utilizzare il sistema operativo di Samsung.

Nel complesso i brand produttori interessati a questa novità sono Akai, Bauhn, Linsar (distribuito da Tempo), RCA, Vispera (distribuito da HKC), Sunny e Axen (distribuito da Atmaca). I loro prodotti saranno in vendita in Australia, Italia, Nuova Zelanda, Spagna, Turchia e Regno Unito.

Come è facile capire, si tratta di migliaia e migliaia di nuove TV vendute ogni anno con Tizen OS installato direttamente in fabbrica. Un gran bel colpo per Samsung, che risponde così all’espansione del sistema operativo webOS di LG su modelli non LG, e che era stato annunciato già un anno fa.

Samsung ci guadagna due volte

Insieme a Tizen OS, sulle Smart TV dei produttori terzi arrivano anche tre funzioni tipiche delle TV Samsung:

  • Samsung TV Plus, la piattaforma gratis di streaming TV e video di Samsung che include centinaia di canali live
  • Guida universale, che consente una facile navigazione e scoperta di tutti i contenuti sulle diverse app di streaming installate, un po’ come fa anche Google TV su Android TV
  • Bixby, l’assistente digitale di Samsung che risponde ai comandi vocali

Samsung non ha ufficializzato cifre, ma è chiaro che queste tecnologie saranno date in licenza dietro compenso economico. Per i produttori di TV, d’altronde, poter rinunciare allo sviluppo di un sistema operativo proprietario è un enorme risparmio di soldi.

C’è poi la questione della raccolta dei dati dell’utente, che avviene ogni volta che si fa la scelta di guardare, o non guardare, qualcosa in TV. Anche in questo caso Samsung, almeno in parte, guadagnerà dalle attività svolte dagli utenti sulle TV non Samsung, ma dotate di Tizen OS.

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