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Smart TV: ecco la Home di Stato

L'Autorità garante per le comunicazioni ha stabilito le regole per la "prominence" delle interfacce software delle Smart TV che, adesso, dovranno cambiare entro il 6 dicembre 2024

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Tra pochi mesi la home page delle interfacce grafiche delle Smart TV in funzione in Italia cambierà profondamente: è in arrivo, infatti, una nuova sezione “di Stato, che verrà imposta per legge a tutti i produttori. Le caratteristiche di base di questa nuova sezione sono state decise dall’AGCOM, che ha appena approvato le “Linee guida in materia di prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale“.

Con queste linee guida l’AGCOM affronta uno dei due problemi relativi alla cosiddetta “prominence” dei servizi TV, quello relativo al software delle Smart TV. Con un analogo provvedimento di luglio l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni aveva già affrontato l’altro problema, quello relativo ai telecomandi delle Smart TV.

Cos’è la prominence e perché è importante

Il termine inglese “prominence” si può tradurre, in ambito televisivo, con “posizione privilegiata“. Tutta la questione della prominence nelle TV deriva dal fatto che i nuovi modelli di Smart TV hanno telecomandi e interfacce grafiche che rendono meno accessibile la vecchia TV tradizionale trasmessa via digitale terrestre e favoriscono, al contrario, le piattaforme in streaming.

Moltissimi nuovi telecomandi, ad esempio, non hanno il tastierino numerico perché il produttore della TV preferisce che lo spettatore trovi i contenuti da vedere attraverso l’interfaccia utente e non facendo zapping.

Questo perché nell’interfaccia utente il produttore mostra la pubblicità e, soprattutto, perché lo stesso produttore vende (letteralmente) alle grandi piattaforme di streaming le posizioni migliori nell’interfaccia e sui telecomandi. Questi ultimi, ad esempio, hanno quasi sempre dei tasti rapidi per accedere ad alcune piattaforme, ma non a tutte: in pratica solo a quelle che hanno pagato il produttore per esserci.

Tutto questo, evidentemente, va a discapito delle emittenti nazionali e locali tradizionali, che sono gratuite e che non possono pagare per avere una posizione specifica nella home o sul telecomando.

Cosa sono i SIG

L’AGCOM ha deciso, per regolamento, quali emittenti e piattaforme vanno considerate come “Servizi di Interesse Generale” e, in quanto tali, vanno tutelate dal fenomeno della prominence “a pagamento“.

Le linee guida appena approvate, infatti, stabiliscono i criteri per qualificare un servizio come SIG e impongono ai produttori di Smart TV di creare una nuova sezione nella home page delle Smart TV, ma anche dei decoder, dongle, console, smartphone, tablet, personal computer e ogni altro device con un sistema operativo utile a vedere i contenuti TV e le piattaforme.

Come ha spiegato su Linkedin il commissario AGCOM Massimiliano Capitanio, “Servizio pubblico, informazione e programmazione per i bambini saranno i criteri oggetto di maggiore valorizzazione” delle emittenti TV e radio che richiedono la qualifica di SIG.

Smart TV: le nuove interfacce

Nella nuova sezione obbligatoria delle home page delle Smart TV, secondo quanto deciso dall’AGCOM, ci dovranno essere obbligatoriamente 5 icone, necessarie ad accedere a questi servizi:

  • Canali TV trasmessi in Digitale Terrestre
  • Canali TV locali trasmessi in Digitale Terrestre
  • Canali TV nazionali trasmessi in streaming (ad esempio RaiPlay)
  • Canali TV trasmessi via satellite (ad esempio TivùSat)
  • Canali radio trasmessi in Digitale Terrestre

Quando le nuove linee guida diventeranno operative, quindi, ogni volta che accederemo alla home della nostra Smart TV vedremo, in evidenza e in un carosello separato da quello delle piattaforme in streaming, anche le icone che portano direttamente ai contenuti delle emittenti nazionali e locali italiane, sia televisive che radiofoniche.

Arriva anche il telecomando di Stato

A luglio l’AGCOM aveva approvato un analogo regolamento per dirimere la questione della prominence dei telecomandi. Secondo le nuove regole le Smart TV di nuova produzione dovranno avere almeno un telecomando a norma (quindi, verosimilmente, in Italia verranno vendute con due telecomandi) e dovranno seguire 3 regole:

  • La TV deve avere un telecomando con tastierino numerico completo
  • La pressione di un tasto numerico deve sempre portare al corrispondente canale del digitale terrestre (anche se c’è un’app aperta)
  • Sul telecomando deve esserci un tasto per l’accesso diretto alla TV digitale terrestre (con icona stabilita dall’AGCOM)

Quando entrano in vigore le nuove regole

I produttori di Smart TV hanno bisogno di tempo per adeguare i software e i telecomandi, al fine di renderli a norma. L’AGCOM, per questo, ha previsto tempi ragionevolmente lunghi: per le interfacce utente c’è tempo fino al 6 dicembre 2024, per i telecomandi c’è tempo fino al 6 maggio 2025.

Si attende, infine, un provvedimento simile dell’AGCOM per risolvere il problema della prominence anche sulle moderne autoradio con touch screen.

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