Smart TV: è arrivato il tasto di Stato
Come previsto dalla delibera 294/23/CONS l'AGCOM ha deciso quale sarà l'icona del "tasto di Stato" per accedere direttamente ai canali della TV Digitale Terrestre, che sono a rischio estinzione
A circa sei mesi dall’inizio dei lavori del tavolo tecnico convocato dall’AGCOM, è stata finalmente presa la decisione su quello che è stato ribattezzato “tasto di Stato” delle Smart TV. I più tecnici, invece, parlano di “prominence” dei telecomandi e delle interfacce TV, un tema che è molto più importante di quanto si possa pensare.
La stessa Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, infatti, afferma che questi temi sono “rilevanti ai fini della costruzione della coscienza collettiva e della formazione dell’opinione pubblica“.
Che cos’è il tasto di Stato
Con l’espressione “tasto di Stato” si intende un apposito nuovo tasto che tutti i produttori di sistemi operativi per Smart TV (Google, Amazon, Samsung, LG, Hisense e tutti gli altri) dovranno inserire nelle loro interfacce smart.
Il tasto dovrà essere inserito nella Home dell’interfaccia, dovrà avere dimensioni non inferiori a quelle dei tasti usati per accedere alle piattaforme di streaming e dovrà avere sempre la stessa icona, su tutte le TV.
L’icona è una TV stilizzata su sfondo blu, con le lettere “TV” al suo interno e, sotto, la scritta “CANALI TV” tutta in maiuscolo.
Questa icona dovrà essere inserita in tutte le interfacce delle Smart TV, anche di quelle già in vendita, anche tramite un aggiornamento software. I produttori avranno tempo fino a fine anno per aggiornare le interfacce, ma di sicuro ci metteranno molto meno.
A che serve il tasto di Stato
Il tasto di Stato per la TV digitale terrestre serve, in buona sostanza, a evitare l’estinzione della TV digitale terrestre che, almeno in Italia, è gratuita e piena di canali che trasmettono complessivamente centinaia di ore al giorno di informazione, sia nazionale che locale.
Le moderne Smart TV, infatti, tendono a nascondere i canali del digitale terrestre e a dare maggior rilevanza (“prominence“, in inglese) alle piattaforme di streaming e alle proprie piattaforme FAST, dalle quali percepiscono ricavi.
Se l’utente, specialmente quello meno giovane, non trova facilmente i canali della TV tradizionale finisce per guardare, suo malgrado, un canale in streaming.
Questo è un danno enorme per RAI, Mediaset, Cairo Editore e tutte le altre grandi realtà economiche che hanno investito negli anni miliardi di euro nel digitale terrestre. Ma è un danno enorme anche per lo spettatore, la cui scelta libera viene limitata o quanto meno ostacolata.
Proprio per questo motivo l’AGCOM, oltre a decidere sull’icona del tasto di Stato, ha deciso anche su un altro tema scottante per questo settore: il design dei telecomandi, che influisce sulla cosiddetta “prominence“.
AGCOM, prominence e telecomandi
Con la delibera AGCOM 294/23/CONS dell’anno scorso l’Autorità ha stabilito che non bisogna modificare solo le interfacce smart delle TV, ma anche i telecomandi (per quelle nuove, ovviamente).
Il problema, in questo caso, è che la stragrande maggioranza di Smart TV recenti non ha più i 10 tasti numerici (0-9) ma solo pochi tasti e le frecce. In più, solitamente, sui telecomandi ci sono dei tasti dedicati ad alcune piattaforme di streaming come Netflix, Disney+, Prime video.
Questa impostazione del telecomando costringe l’utente ad accedere all’interfaccia smart per cercare ciò che vuole vedere, e lo spinge a guardare le piattaforme per i quali sono presenti i tasti fisici.
Anche in questo caso il motivo è economico: all’interno delle interfacce smart i produttori delle TV inseriscono le pubblicità, mentre per essere presenti col tasto fisico sul telecomando le piattaforme di streaming devono pagare il produttore della TV.
Che fine fa in tutto questo grande gioco la TV tradizionale? Sparisce.
Per questo l’AGCOM ha stabilito, con la delibera 294/23/CONS 4 obblighi fondamentali:
- La TV deve avere un telecomando con tastierino numerico completo
- La pressione di un tasto numerico deve sempre portare al corrispondente canale del digitale terrestre
- (anche se c’è un’app aperta)
- Sul telecomando deve esserci un tasto per l’accesso diretto alla TV digitale terrestre
- Nella Home dell’interfaccia smart della TV deve esserci un tasto per l’accesso diretto alla TV DVB
L’icona del tasto previsto dal terzo e quarto obbligo è appena stata decisa, ora tocca ai telecomandi. Le interfacce andranno modificate entro il 6 dicembre 2024, mentre i telecomandi col tastierino completo saranno obbligatori a partire dal 6 maggio 2025.