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SCIENZA

Trovati frammenti di ceramica e ossa di animali in un antico sito romano: la scoperta

Cosa è stato ritrovato in un fosso su una statale britannica: rifiuti storici preziosi, dall'Età del Ferro ai Romani

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Antico sito romano, frammenti di ossa Fonte foto: Museum of London Archaeology

Il MOLA, ovvero il Museum of London Archeology ha fornito nuovi aggiornamenti su uno scavo particolarmente interessante. Sono stati infatti ritrovati dei frammenti di ossa animali e non solo in un sito molto antico, che ci riporta al tempo dei Romani.

Ritrovamento di un tesoro su strada

Il Museum of London Archeology ha svelato alcuni dei ritrovamenti che sono stati effettuati sulla A428, una strada che non è di certo come tante altre. Custodisce infatti un enorme segreto molto antico, che affonda le radici in epoca romana.

Il racconto è con tono ironico, partendo dal fatto che gli archeologi sono dei grandi amanti dei fossi, a differenza degli automobilisti. Per questi ultimi sono portatori di danni, mentre per i primi di enormi scoperte, nei luoghi giusti.

“La cosa più bella è che non restano vuoti a lungo. Si riempiono di ogni sorta di rifiuti, che sono una delle nostre cose preferite”. Di certo il MOLA non fa riferimento alla spazzatura odierna, che anche ritrova e smaltisce. Si parla di rifiuti antichi, che ieri erano inutili e oggi sono prove di un tempo lontanissimo da noi. Indizi sullo stile di vita di parte dei nostri antenati

“Ciò che troviamo nei fossati può aiutarci a datare un sito. Se ne trovassimo uno con fossi pieni di manufatti romani, come ceramiche rotte dell’isola di Samos (Grecia), e con qualche oggetto sul fondo che risale anche all’Età del Ferro, ma nulla del periodo altomedievale, cosa ci direbbe?”.

Ecco cosa si legge sul sito ufficiale del museo, che spiega il ragionamento degli esperti, sotto questo aspetto alquanto diretto e semplice. Le prove ci spiegano come ci sia stata una piccola attività nel corso dell’Età del Ferro. Fu allora che il fossato venne scavato per la prima volta. Il sito divenne poi particolarmente attivo e forse più ricco, nel corso dell’Impero Romano. Si è riempito di merci costose importate da ogni dove.

Il fatto che manchino manufatti del primo Medioevo, però, indica che l’area probabilmente venne abbandonata dopo i Romani. Qualcosa di dimostrato anche dagli altri ritrovamenti sulla A428.

Non soltanto rifiuti

In una foto condivisa sui social del MOLA, si vede un addetto agli scavi impegnato in un sito della tarda Età del Ferro, come detto. Quello che viene definito un “sito di transizione”, che piace particolarmente agli archeologi, considerando la grande varietà di reperti al suo interno.

L’esperto si chiama Alan e mostra tra le sue mani dei reperti che vengono definiti “comuni”, ma che per noi spettatori non lo sono affatto. Si tratta di cocci in ceramica e ossa di animali: “L’orlo è splendidamente decorato e può essere datato sulla base della sua forma. Le ossa animali sono ben conservate, comprese le vertebre, mascelle e denti”.

Fa tutto parte dei lavori di miglioramento della National Highways A428, che sta regalando enormi sorprese e scoperte. Spazio non soltanto per della spazzatura, ma anche per:

  • Resti animali – Scheletri di una volpe, orsi, maiali e un set completo di corna di cervo. Spazio poi a delle piccolissime ossa, che appartengono a una rana;
  • Resti di una cena – Resti di pentole, ossa di animali e grandi pietre bruciate. Non un fossato comune, dunque, bensì un fossato anulare intorno a un tumulo, ovvero un monumento funerario. I rifiuti potrebbero essere parte di un banchetto funebre;
  • Resti d’uva – Ipotesi di una produzione di vino;
  • Spazzatura – Rifiuti quotidiani ma di un tempo lontano, che oggi si ritrovano al centro di ricerche e analisi, come gioielli rotti, pentole rotte e un misterioso pezzo di metallo.
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