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Gli scienziati hanno mappato il genoma di uno squalo che vive 400 anni

La longevità è un tema caro al mondo scientifico: ecco come uno squalo di 400 anni potrebbe rivoluzionare tutto

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Genoma di uno squalo Fonte foto: iStock

Sono tante le creature che si celano nelle profondità dell’oceano. Abbiamo ancora tanto da scoprire in merito a questa fetta di mondo sommerso. Nello specifico, guardando all’atlantico settentrionale e all’oceano artico, l’attenzione di un team di ricercatori si è soffermata sullo squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus). Si tratta del vertebrato più longevo al mondo. La durata della vita stimata è di circa 400 anni. Per la prima volta ne è stato mappato il genoma. Ciò ha permesso di fare luce sui meccanismi molecolari che si associano proprio alla lunga vita di questa particolare specie.

La ricerca sulla longevità

Il team internazionale di ricerca, che comprende anche Cnr-Ibf e Normale di Pisa, ha portato avanti uno studio che rappresenta un passo essenziale per comprendere l’evoluzione della longevità in molti altri organismi.

Ecco le parole di Paolo Domenici, del Cnr-Ibf di Pisa: “Il nostro progetto relativo al genoma riesce a garantire una base per svariati studi indipendenti. Ciò riuscirà ad aiutarci a comprendere meglio l’evoluzione di questa specie straordinaria”. Considerando l’utilità potenziale, i ricercatori hanno scelto di rendere fin da subito disponibile il genoma per la comunità scientifica.

Lo ha sottolineato il neurobiologo presso il Fli e la scuola Normale superiore (sns) di Pisa, Alessandro Cellerino: “Esplorare le basi genetiche dell’enorme diversità della durata della vita nelle varie specie offre una prospettiva totalmente nuova per riuscire a effettuare indagini sui meccanismi che permettono una lunga vita eccezionale”.

Riuscire nel sequenziamento dell’intero genoma è stata un’operazione a dir poco complessa. Basti pensare a 6,5 miliardi di coppie di basi. Ciò perché il codice genetico di questo particolarissimo squalo estremamente longevo è lungo il doppio di quello di un essere umano. Di fatto è il più grande tra gli squali oggi conosciuti.

Come vivere più a lungo

Il tema della longevità è ovviamente qualcosa che affascina l’uomo da millenni. Oggi abbiamo però le strumentazioni adatte per poter procedere in un’analisi approfondita delle tante creature che ci circondano.

La loro evoluzione può rappresentare una risposta a lungo attesa. Il team ritiene che questo progetto rappresenti di fatto il primo passo chiave per riuscire a comprendere in che modo si evolva la longevità in altri organismi.

Rappresenterà la base per tantissimi studi indipendenti. Un seme per una futura scoperta rivoluzionaria, dunque, che si poggerà sulle spalle di quest’ultima. Ecco uno dei motivi principali del progetto, ma soprattutto della decisione di rendere il genoma immediatamente disponibile alla comunità scientifica, come detto.

Ma quali sono le specie che vivono più a lungo? Sono pochi gli animali complessi che vantano una previsione di vita più lunga della nostra. Basti pensare alle splendide e misteriose tartarughe giganti. L’esemplare Jonathan, famosissimo ormai, ha ben 191 anni. Un record che però impallidisce dinanzi all’età raggiunta dallo squalo della Groenlandia.

Questa è una specie ancora alquanto misteriosa, vivendo in acque profonde. Le uniche osservazioni del suo comportamento naturale sono di pochi video realizzati in profondità. Questi mostrano i suoi movimenti lenti. Sappiamo inoltre che si ciba di foche, ma non è ancora chiaro come ci riesca, considerando la lentezza di cui sopra. I misteri sono tutt’altro che risolti.

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