Libero
SCIENZA

Uno stagno alle Hawaii è diventato rosa, scatta l'allarme. No, non è un buon segno

Cos'è accaduto al Kealia Pond alle Hawaii? Il colore dell'acqua si è trasformato di colpo, divenendo rosa chiaro: ecco le possibili cause

Pubblicato:

Uno stagno alle Hawaii è diventato rosa Fonte foto: 123RF

Sono divenute virali le immagini di uno stagno alle Hawaii che ha radicalmente cambiato la propria colorazione, divenendo di colpo di un rosa molto chiaro. Ciò ha trasformato l’area in un luogo turistico di enorme interesse, più di quanto non lo fosse già. Un fenomeno del web, che però preoccupa gli esperti, che stanno analizzando le origini di tutto ciò.

Lo stagno rosa delle Hawaii

Basta cercare stagno rosa alle Hawaii per avere un’immagine ben chiara di cosa sta accadendo presso il Kealia Pond National Wildlife Refuge di Maui. Un fenomeno che sembra non avere precedenti, stando almeno alle parole dei locali.

Stupefatti i volontari, alcuni dei quali frequentano l’area da 70 anni. Nulla di tutto ciò è mai avvenuto, il che cancella l’ipotesi di una sorta di fenomeno ciclico. Quanto sta accadendo nello stagno hawaiano non sembra avere precedenti, il che ovviamente fa scattare un allarme.

Per quanto agli occhi dei turisti tutto ciò può sembrare divertente, considerando come lo stagno abbia di colpo un’unicità fotografica rilevante, non lo è per i funzionari. Ritengono infatti che la ragione alla base della nuova colorazione sia preoccupante. Ad oggi Maui sta vivendo un periodo di grande siccità, che per gli scienziati potrebbe essere responsabile dell’accadimento.

Inizialmente si pensava alla presenza di alghe tossiche, ma i test di laboratorio effettuati hanno rilevato che non sono loro la causa del rosa pallido ancora oggi apprezzato. Il vero colpevole potrebbe avere ben altro nome: alobatterio.

Perché lo stagno è rosa

È di fondamentale importanza riuscire a comprendere le ragioni della radicale trasformazione dello stagno delle Hawaii, che ormai si avvia a diventare celeberrimo nel mondo. L’obiettivo è ovviamente quello di riuscire in tempi brevi a ridare al Kealia Pond National Wildlife Refuge di Maui il proprio aspetto originario.

Molti turisti saranno delusi di non aver fatto in tempo a scattare una foto ricordo, ma è da comprendere quanto sia rilevante tutelare la natura da quelle che sono le ingerenze umane. Non è chiaro quanto della nostra azione abbia avuto peso in questa vicenda, ma di seguito riportiamo le ipotesi al vaglio.

Come detto, il principale sospettato è l’alobatterio. Questo è un organismo unicellulare, che generalmente prospera in corpi idrici caratterizzati da alti livelli di salinità. Allo stato attuale, nell’area di uscita del Kealia Pond il livello di sale è doppio rispetto a quello dell’acqua di mare.

Intento ad analizzare la vicenda nel dettaglio è Bret Wolfe, manager dell’area, allertato inizialmente da un semplice passante che si rilassava sulla spiaggia. Guardando alla storia recente del luogo, Wolfe ha spiegato come lo stagno abbia attraversato periodo di elevata sanità e terribile siccità. Resta però un mistero il fatto che di colpo la colorazione sia mutata in maniera così drastica.

Si attende l’analisi del DNA per ottenere una conferma in merito a quelle che sono le ipotesi del momento. Ad ogni modo i visitatori, incuriositi dal fenomeno, sono stati allertati. Ad oggi è vietato mettere piede nel Kealia Pond. Così come in nessun caso andranno mangiati i suoi pesci, mentre le indagini sono in corso.

Libero Annunci

Libero Shopping