Starlink ha un altro sfidante: è OneWeb
La rete internet satellitare di Starlink ha un nuovo antagonista: OneWeb, la società inglese che ha già realizzato una costellazione con più di 600 satelliti
L’intuizione di una rete internet satellitare è probabilmente uno dei temi del futuro in materia di telecomunicazioni. Proprio per questo motivo non sorprende che sempre più aziende stiano investendo in questo senso: da Starlink di Elon Musk, fino ad arrivare a Kuiper System di Amazon.
Più di recente OneWeb ha lanciato 36 nuovi satelliti che hanno completato la prima parte della costellazione della società che si dice pronta a garantire un servizio internet ad alta velocità e a bassa latenza a chiunque ne faccia richiesta: aziende e Governi di tutto il mondo.
Starlink, OneWeb e Kuiper: corsa allo spazio
Ad oggi OneWeb ha completato una costellazione di 616 satelliti in orbita terrestre bassa, diventando uno dei principali competitor di Elon Musk e di Starlink. Al momento, però, la compagnia del magnate di Tesla è al primo posto con ben 4.400 satelliti portati in orbita dal 2019 a oggi.
Tuttavia le due compagnie offrono servizi ben diversi: mentre Starlink vende connessioni in banda larga anche ai privati, OneWeb ha un obiettivo differente, puntando a un servizio internet per aziende, società di telecomunicazioni e governi, scavalcando di fatto il piccolo consumatore e puntando al grande cliente business.
In parallelo si muove anche Kuiper Systems, fondata da Amazon nel 2019, che avrebbe dovuto iniziare la costruzione di una rete internet satellitare in banda larga all’inizio di quest’anno.
Ufficialmente, i piani di Amazon prevedono il dispiegamento di una prima costellazione di satelliti entro luglio 2026. Nei piani del colosso ci sarebbero circa 90 lanci nei prossimi 10 anni per mandare in orbita i 3.236 satelliti della sua costellazione.
L’avvio del servizio commerciale, stando al sito ufficiale, è fissato per la fine del 2024. Per questo motivo Project Kuiper, pur essendo l’antagonista più agguerrito al progetto di Elon Musk, non rappresenterà una minaccia tangibile almeno per i prossimi 4 o 5 anni.
Chi c’è dietro OneWeb
OneWeb si definisce il secondo più grande operatore satellitare del mondo, ed è sostenuto da investitori esperti e interamente finanziato per completare l’implementazione del suo sistema di comunicazioni satellitari di prima generazione.
L’obiettivo a lungo termine è quello di costruire una rete di satelliti in orbita terrestre bassa, per connettere aziende, telecomunicazioni e partner governativi con connessioni a Internet ad alta velocità e bassa latenza.
Tuttavia nello scontro tra colossi, OneWeb parte con un leggero svantaggio visti i recenti problemi economici a cui è andata incontro l’azienda e che nel 2020 l’hanno portata a dichiarare bancarotta.
La società è stata per questo salvata dal Governo britannico, da un magnate indiano che si occupa di telecomunicazioni e da altri investitori che si sono subito detti interessati al progetto e che vorrebbero, quindi, ritagliarsi una fetta di questo nuovo business spaziale.
Al momento i maggiori azionisti di OneWeb sono la telco indiana Bharti, il Governo di Londra, Eutelsat, la giapponese SoftBank, Hughes Network Systems (controllata da EchoStar, big globale della tecnologia satellitare) e Hanwha (colosso coreano dell’industria aerospaziale).