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SCIENZA

Il Titanic aperto ai turisti: tour nel relitto inabissato da 100mila dollari

Facoltosi civili insieme al team scientifico per documentare un relitto che sta sparendo: il Titanic aperto ai turisti, il tour da 100mila dollari.

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Il Titanic aperto ai turisti: tour nel relitto inabissato da 100mila dollari Fonte foto: ANSA

Quel che è successo con lo spazio, è una realtà anche per il Titanic. Sembra proprio che i viaggi turistici al limite siano il nuovo trend dei super ricchi. Il riferimento è a Jeff Bezos e Richard Branson, che stanno gareggiando per portare i primi “vacanzieri” in orbita. Il biglietto per il momento non è per nulla economico (più sorprendente della cifra, è forse il fatto che sia stato acquistato da una signora di 82 anni). Così come non rappresenta un prezzo budget quello da pagare per inoltrarsi, a bordo di un sommergibile, nei corridoi della nave protagonista di uno dei più “celebri” incidenti marittimi.

Quanto costa un biglietto per visitare il Titanic e quanto dura il tour sottomarino

Il Titanic è inabissato a 740 chilometri dalla costa di Terranova, in Canada, a una profondità di 3,8 chilometri. Per visitare il set che ha ispirato la storia d’amore di Jack e Rose nell’omonimo film del 1998, diretto da James Cameron, in realtà non c’è ancora molto tempo. Si osserva infatti che il relitto si stia progressivamente deteriorando.

Una spedizione, organizzata a partire dall’anno scorso da OceanGate Expeditions, darà la possibilità, ai civili, di accompagnare ricercatori e scienziati nella nave che, ormai da decenni, riposa sul freddissimo fondale oceanico. Il prezzo è stato fissato per 100mila-150mila dollari. La spedizione durerà una settimana e vedrà il coinvolgimento diretto dei “turisti” nella raccolta di dati e informazioni sullo stato di deterioramento del Titanic, fianco a fianco con gli studiosi.

Il transatlantico affondato sta già scomparendo

“L’oceano si sta prendendo il Titanic”, ha dichiarato Stockton Rush, presidente di OceanGate Expeditions, “Dobbiamo documentarlo prima che scompaia del tutto o diventi irriconoscibile”. Dal 1985, quando è stato riscoperto, ad oggi, il transatlantico è già molto cambiato. Sotto i colpi delle correnti oceaniche e roso dai batteri il relitto ha già perso l’albero di prua, il ponte di poppa, la coffa, la palestra presso lo scalone d’onore e la vasca da bagno del capitano.

Il ciclo di vita di questo museo sul fondo dell’oceano potrebbe durare ancora pochi decenni. Insomma. Il rischio insomma è proprio quello che il viaggio di OceanGate si riveli qualcosa di, letteralmente, unico.

Giuseppe Giordano

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