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SCIENZA

Antiche tombe scolpite nella roccia di epoca romana scoperte in Egitto

Un vero e proprio tesoro è stato riscoperto in antiche necropoli in Egitto: corpi e oggetti risalenti all'epoca romana e tolemaica

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Annuncio di enorme interesse culturale, storico e, perché no, turistico, diramato dal Ministero del Turismo e delle Antichità in Egitto. Con grande dispiego di fotografie, al fine di svelare al mondo intero questo importante ritrovamento, è stata svelata una scoperta archeologica nella provincia di Minya. Si tratta di tombe scavate nella roccia, che risalgono alle epoche tolemaica e romana. Un caso eccezionale, considerando come prima d’ora non erano mai state riportate alla luce statue in terracotta, maschere d’oro, sarcofagi e mummie. Tutto rimasto lì per secoli, in attesa d’essere scoperto e raccontare la propria storia incredibile.

Gli scavi

Gli scavi sono frutto delle operazioni della missione archeologica spagnola dell’Università di Barcellona. Un progetto svolto sotto la guida del Dr. Maite Mascort e della Dr. Esther Bonn Miladou, dell’Istituto per il Vicino Oriente Antico. Un clamoroso successo, che portato alla luce delle tombe d’epoca tolemaica e romana, come detto. Durante gli scavi, inoltre, i ricercatori sono stati ripagati anche dal rinvenimento di alcune mummie del periodo romano.

A scendere nei dettagli è stato poi il Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, il Dr. Mustafa Waziri. Questi ha infatti spiegato come le tombe romane scoperte fossero sepolte nell’area orientale della necropoli superiore di Buhayna. Sorprendenti nell’area, perché presentano uno stile tutto nuovo di sepoltura. Al fine di ottenerle, infatti, si è deciso di scavare nella roccia. A ciò si aggiunge il ritrovamento di statue in terracotta, raffiguranti la dea Iside Afrodite, con indosso una corona di foglie. Per la prima volta un tesoro del genere è venuto a galla nella regione, che rivela ancora numerosi misteri, ma soprattutto evidenzia così tante e differenti pratiche alternatesi nel corso delle epoche.

Viaggio nel tempo

La missione è stata un clamoroso successo, sotto tutti gli aspetti. Ogni dettaglio che emerge in merito è semplicemente esaltante. Lo dimostrano le parole del capo dell’Amministrazione Centrale delle Antichità dell’Egitto Centrale, il Dr. Adel Okasha. Ha infatti spiegato come siano stati rinvenuti anche dei frammenti di papiro, posti all’interno di un sigillo d’argilla.

Svariate mummie ritrovate, invece, erano avvolte in fasce colorate. Alcune di queste vantano inoltre maschere funerarie dorate e variopinte. Come detto, ogni dettaglio è più esaltante dell’altro, e non è finita. In alcune bocche sono stati trovati dei lingotti d’oro. Una pratica comune nel periodo romano a Buhayna, al fine di preservare i defunti, si credeva. E per quanto riguarda le tombe in sé? Anche queste sono parte dei ritrovamenti, ovviamente.

Abbiamo appena citato l’importanza della pratica, ovvero dello scavare nella pietra naturale. Per quanto riguarda una descrizione generale dell’ambiente, invece, occorre rifarsi alle parole del Dr. Gamal El-Semestawi, Direttore Generale delle Antichità dell’Egitto Centrale. Ha spiegato come queste tombe fossero paragonabili a dei pozzi in pietra, terminanti con una porta chiusa con mattoni di fango. Questo passaggio conduceva a una grande buca, contenente svariati sarcofagi e altri contenenti mummie avvolge in materiale colorato. Un totale di 23 mummie al di fuori dei sarcofagi sono state rinvenuti, quattro delle quali di forma umanoide, con all’interno mummie più piccole e piccole bottiglie di profumo dal valore votivo.

Come se non bastasse tutto ciò, di grande valore anche alcuni blocchi in pietra rinvenuti. Erano infatti parte di un edificio demolito, caratterizzati da decorazioni con disegni di piante e raffigurazioni di animali, come uccelli e serpenti, e grappoli d’uva. La missione non è conclusa e proseguirà nel sito nel corso delle prossime stagioni di scavo, al fine di ottenere sempre più dettagli in merito.

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