Libero
SCIENZA

Trovati i resti di una specie sconosciuta

I resti fossilizzati di una specie finora sconosciuta sono stati ritrovati sull'Isola di Wight: si tratta di un dinosauro che non era mai stato categorizzato, dall'aspetto particolare

Pubblicato:

C'è una nuova specie sulla Terra, ed ecco cosa è Fonte foto: 123rf

Finché non saremo in grado di viaggiare comodamente all’interno di una macchina del tempo, nessuno di noi potrà mai aver certezza di com’era il nostro pianeta milioni e milioni di anni fa. Se è vero che grazie ai (tantissimi) reperti archeologici che abbiamo a disposizione, molte cose sono più chiare, non si può dire che tutte siano state svelate. Per esempio, è inconfutabile l’esistenza dei dinosauri, ma possiamo davvero dire di conoscere tutti quelli che si muovevano sulla Terra?

La risposta, in modo semplice, è no, non ancora, almeno, ed è per questo che stiamo continuando a indagare. Il risvolto positivo è che le costanti indagini portano sempre a qualcosa di nuovo: per esempio, di recente sono stati ritrovati proprio i resti di una specie sconosciuta, in quell’Isola di Wight.

Il ritrovamento e la scoperta

Da più di un anno a questa parte, un team multidisciplinare composto da scienziati provenienti dagli USA e dagli Stati Uniti si è ritrovato a lavorare, appunto, sull’Isola di Wight. Questa contea inglese si è distinta, nel corso dei secoli, per via di varie scoperte legate ai dinosauri e, in generale, ai rettili che popolavano la Terra nelle fasi più antiche dell’evoluzione della vita. In particolare, l’Isola di Wight conta su un ampio numero di ritrovamenti di resti di anchilosauri, un gruppo di dinosauri eterogeneo che è stato campionato anche in Nord America e Asia.

Questo genere di dinosauro è caratterizzato da un corpo largo e pesante e arti corti e sembra che, durante il Cretaceo inferiore, sia diventato significativamente impattante per i vari ecosistemi e si sia molto molto diffuso. Dunque, il ritrovamento di reperti legati agli anchilosauri non dovrebbero essere poi così eclatanti. Eppure, ecco la sorpresa: mentre gli scienziati erano al lavoro su una specifica sezione dell’Isola di Wight (la Formazione Wessex) hanno scoperto dei resti che sì, erano di un anchilosauro, ma mostravano delle anomalie.

Le strane caratteristiche

In base ai reperti trovati, lo strano anchilosauro rinvenuto nella Formazione Wessex sembra più alto e tozzo di qualsiasi altro finora noto. Pare che si muovesse sulla terra circa 8 milioni di anni fa e che le sue vertebre cervicali, dorsali e del blocco iliosacrale fossero più spesse e resistenti di quelle degli altri dinosauri dello stesso genere. Ma non è tutto qui. Dopo aver recuperato i reperti, ogni singolo osso e frammento è stato analizzato minuziosamente e gli archeologi sono ora in grado di dire che il nuovo dinosauro scoperto era persino corazzato.

Attenzione: gli anchilosauri avevano una pelle molto spessa di base, con delle corazze dotate di placche ossee ovali o rettangolari, ma a quanto pare questa nuova specie era praticamente ricoperta dalle placche, quasi per intero. Al nuovo dinosauro è stato dato il nome di Vectipelta Barretti per omaggiare il lavoro di uno dei più eminenti esperti coinvolti nella ricerca sull’Isola di Wight, Samuel Barrett, che per altro ha lavorato al Natural History Museum di Londra per oltre vent’anni. Barrett ha dichiarato: «Si tratta della prima nuova specie di dinosauro corazzato di questa famiglia. Il suo aspetto doveva senz’altro essere spaventoso».

Un dinosauro corazzato ma inoffensivo

A dispetto del suo aspetto fisico, però, il Vectipelta Barretti era innocuo per gli altri animali: come qualsiasi altro anchilosauro era erbivoro e le sue “vittime” erano le piante. Per gli archeologi che hanno scoperto questa nuova specie, però, la sua presenza era comunque da inquadrare in un contesto più ampio. Il motivo per cui questo speciale anchilosauro era così tanto corazzato potrebbe, infatti, suggerire che fosse vittima di altri rettili più massicci.

In più, secondo gli scienziati del team, questa nuova specie è anche fondamentale per capire di più le dinamiche dell’estinzione di massa. Chissà, dunque, che da questo particolarissimo (e antichissimo) animale non vengano nuove e interessanti conoscenze.

Libero Annunci

Libero Shopping