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SICUREZZA INFORMATICA

Twitter arriva su Tor ed è un'ottima notizia per la democrazia

Ora Twitter ha una versione per Tor, la rete "a cipolla" che protegge gli utenti, nel bene e nel male...

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rete tor Fonte foto: Shutterstock

Mai come durante la guerra in Ucraina Twitter si è dimostrato, insieme a Telegram, uno strumento essenziale per difendere la democrazia dalle fake news di regime. Ora il social dell’uccellino blu aggiunge un altro strumento che lo renderà ancora più utile a giornalisti, dissidenti e società civile oppressa: una versione specifica per Tor, la rete privata virtuale che rende anonimi coloro che la usano.

Twitter che sbarca nel Dark Web (perché in sostanza di questo si tratta) non significa attività illecite ma, al contrario, navigazione sicura: chi Twitta da una rete Tor non è rintracciabile e, di conseguenza, neanche perseguibile né ostacolabile. Per questo motivo Alec Muffett, ingegnere software esperto in crittografia e sicurezza, con gioia ha annunciato su Twitter: “Questo è forse il tweet più importante e il più atteso tra quelli che io abbia mai scritto. Per conto di Twitter sono onorato di annunciare il loro nuovo progetto su Tor“. Segue il link a Twitter su Tor che, logicamente, non è raggiungibile con un normale browser.

Che cos’è Tor

Tor sta per “The Onion Router“, che più o meno si può tradurre con “il router a cipolla” nel senso che è una rete a cerchi concentrici in cui un cerchio maschera e protegge l’altro, rendendo impossibile arrivare al cuore, cioè alla reale posizione e identità dell’utente. Ogni anello, infatti, è protetto dalla crittografia.

Chiaramente un sistema del genere blocca ogni tipo di tracciamento pubblicitario, ogni possibilità di rintracciare il singolo utente all’interno della rete e di seguire il suo comportamento online. E tutto questo può essere usato per scopi buoni, tanto quanto per scopi cattivi.

E’ su Tor che si trova una buona fetta del Dark Web dove si vende e si compra merce illegale di ogni tipo, ma è sempre su Tor che vengono scambiate comunicazioni che devono restare segrete per la sicurezza delle persone, delle aziende o addirittura delle nazioni.

Perché Twitter su Tor

Muffet chiedeva a Twitter di creare una versione Tor sin dal 2014 e ora che il progetto è andato in port ha dichiarato a The Verge: “È un impegno della piattaforma trattare con le persone che usano Tor in modo equo. Impostare un indirizzo onion è un passaggio pratico che dimostra che la piattaforma risponde esplicitamente alle esigenze delle persone che usano Tor“.

Cioè, in parole povere, ora gli utenti Twitter hanno a disposizione una versione “nativa” per Tor: era già possibile usare il social da una rete “onion“, ma non tutte le potenzialità di questa tecnologia venivano sfruttate.

Twitter su Tor: non è sola

Twitter non è la prima grande piattaforma a usare Tor per tutelare la privacy dei suoi utenti. Il motore di ricerca DuckDuckGo o testate giornalistiche come The New York Times, BBC e ProPublica usano questo tipo di rete.

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