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Ufficiale: Intel investirà 33 miliardi in Europa, 4,5 in Italia, per produrre più chip

Intel ufficializza i suoi piani di sviluppo in Europa: investimenti anche in Italia, per 4 miliardi e mezzo, per creare più chip e superare la crisi

intel chip Fonte foto: Intel

Dopo la crisi dei chip che abbiamo vissuto a ridosso della pandemia, l’Europa ha deciso di correre ai ripari. Il primo passo consiste in un accordo con Intel che ha svelato il piano di investimenti per creare degli hub di produzione di semiconduttori in Europa. I paesi coinvolti sono Germania, Francia, Irlanda e anche Italia con la collaborazione della Polonia e della Spagna.

La scelta si è resa necessaria a causa della cosiddetta crisi dei chip iniziata tra il 2020 e il 2021 con il lievitare dei costi della materie prime e la scarsità di distribuzione a causa dei blocchi in Cina dovuti alla prima ondata di chiusure della pandemia e che ha messo in crisi soprattutto l’industria dell’auto. Da qui la decisione del governo europeo di non dipendere per l’approvvigionamento da un solo Paese e progettare una produzione di chip in Europa. Il che significa soprattutto non dipendere più dalla Cina e dagli Stati Uniti per crescere nei settori del cloud, IoT, connettività 5G e 6G, difesa e supercomputer. Insomma per essere all’avanguardia nella transizione digitale, transizione ecologica e leadership tecnologica.

Chip Intel in Europa

La risposta dell’Unione Europea alla crisi dei chip si chiama “Chips Act“, ed è un pacchetto europeo di leggi che favoriscono gli investimenti dei privati nel mercato dell’elettronica.

Nel caso di Intel, parliamo di investimenti totali per 33 miliardi di euro per la produzione dei semiconduttori sul territorio Europeo, con l’obiettivo finale di portare la produzione europea al 20% di quella totale mondiale entro il 2030 (rispetto all’attuale 10%).

Ha detto Pat Gelsinger amministratore delegato Intel: “Il Chips Act dell’Unione europea permetterà alle aziende private e ai governi di lavorare insieme per far avanzare in maniera importante la posizione dell’Europa nel settore dei semiconduttori“.

In Germania saranno costruite fabbriche per 17 miliardi di euro di investimenti, in Irlanda con 12 miliardi di euro di investimenti ci sarà l’ampliamento delle strutture esistenti, in Italia con 4,5 miliardi di euro si creerà un impianto per il packaging dei semiconduttori. Il quarter generale delle attività di Intel in UE sarà in Francia mentre altre strutture sono previste in Polonia e Spagna.

Chip Intel in Italia

Sul piatto, Intel mette fino a 4,5 miliardi di euro per disporre in Italia di una fabbrica di chip probabilmente a Torino o a Catania (dove c’è già la ST Microelectronics), per 1.500 nuovi posti di lavoro e circa 3.500 nell’indotto. I negoziati con il Governo Italiano si basano sul progetto per la costruzione di un impianto di “back-end“, ossia assemblaggio e confezionamento dei wafer di silicio.

Un’altro impianto, è previsto a Agrate Brianza attraverso la partnership tra ST Microeletectronics e la Tower semiconductor, acquistata da Intel per 5,4 miliardi di dollari.