Un altro iPhone è diventato "vintage": cosa cambia ora
E' stato il primo iPhone senza Touch ID e con Face ID e il suo design è ancora riproposto sui modelli di ultima generazione, ma iPhone X è diventato ufficialmente vintage
La lista dei dispositivi Apple dichiarati “vintage” si allarga con tre nuovi modelli, completamente differenti tra loro per categoria ma molto vicini per data di arrivo sul mercato. Stiamo parlando del telefono iPhone X, delle cuffiette AirPods (prima generazione) e dello Smart Speaker HomePod.
I primi due device sono senza dubbio quelli che hanno avuto maggior successo, anche perché hanno rivoluzionato i rispettivi settori. Adesso che diventano vintage, e si avviano a diventare obsoleti, il momento in cui saremo costretti a riporli in un cassetto si avvicina sempre più.
Cosa vuol dire device Apple vintage
Apple ha una precisa classificazione dei suoi modelli più datati, che procede a step in base alla data di uscita dal mercato e non, come in molti pensano, in base alla data di presentazione del prodotto.
Un device Apple vintage è un prodotto che non viene più venduto da almeno 5 anni, ma da meno di 7 anni. Un dispositivo resta vintage, quindi, per appena due anni, dopo il settimo anno dalla fine della commercializzazione diventa “obsoleto“.
Finché il dispositivo resta vintage Apple continua a garantirne la riparabilità nei suoi centri autorizzati, perché continua a produrre le parti di ricambio. Quando il prodotto diventa obsoleto, invece, se si rompe non è più riparabile.
E’ giusto specificare, però, che questo ciclo temporale non corrisponde per forza al ciclo di supporto software dei prodotti Apple: in alcuni casi dei telefoni vintage continuano a ricevere gli aggiornamenti del sistema operativo, anche se non è il caso di iPhone X (che non ha ricevuto iOS 17).
iPhone X è stato rivoluzionario
iPhone X ha segnato un punto di svolta nella gamma iPhone, con un cambio radicale del design grazie all’abbandono del Touch ID per la scansione biometrica dell’impronta digitale.
Tale sistema è stato infatti sostituito dal sofisticato Face ID, basato sulla scansione tridimensionale del volto, che ha reso necessaria l’introduzione di un grosso “notch“ sotto la cornice superiore dello schermo.
La mancanza di Touch ID si è fatta sentire qualche anno dopo il lancio di iPhone X quando, a causa dell’obbligo di indossare la mascherina anti COVID, questo sistema di sblocco biometrico si è rivelato scomodissimo e problematico per milioni di utenti Apple in tutto il mondo.
Le AirPods hanno aperto un mercato
Ancor più rivoluzionarie sono state le prime cuffiette AirPods, che hanno fatto esplodere il mercato degli auricolari true wireless con 17 milioni di pezzi venduti solo nel 2017, a meno di un anno dal lancio.
Dopo il lancio di queste iconiche cuffiette, infatti, sono apparsi sul mercato centinaia di modelli concorrenti, in tutte le face di prezzo e, oggi, un produttore di elettronica non può fare a meno di avere in gamma almeno un dispositivo “simil-AirPods“.
Apple HomePod è stato un fallimento
Discorso completamente diverso per Apple HomePod, che è stato uno dei grandi fallimenti della casa di Cupertino. Lanciato nel 2017 in pompa magna, questo Smart Speaker non ha mai superato la quota di mercato del 6%, nemmeno se consideriamo il solo mercato americano.
Il vero problema, però, era che l’assistente vocale Siri non ha mai convinto gli utenti. Né su HomePod né su iPhone.