Libero
APPLE

Apple Vision Pro: il primo "spatial computer"

L'attesissimo visore AR/MR di Apple è finalmente arrivato: si chiama Apple Vision Pro, è potentissimo, bellissimo, costosissimo

Come previsto da mesi, se non da anni, Apple ha appena presentato un nuovo device: Apple Vision Pro. E’ il tanto atteso visore AR/MR di Apple ed è il primo nuovo prodotto da quando Tim Cook ha preso il timone dell’azienda, nell’ormai lontano agosto 2011 (l’Apple Watch era ancora un progetto di Steve Jobs, che è morto prima di vederlo nascere).

Apple Vision Pro è una rivoluzione, come annunciato dalla stessa Apple? Potenzialmente sì: Apple Vision Pro è effettivamente qualcosa di completamente diverso dagli altri visori visti fino ad oggi, è decisamente più avanti di Meta Quest 3, HTC Vive XR Elite e qualunque altro prodotto della concorrenza. Apple Vision Pro ha dalla sua parte anche un ecosistema con cui si integra alla perfezione.

Apple Vision Pro ha anche un design curatissimo ed è fatto con materiali eccellenti, ha una scheda tecnica impressionante che sembra un manuale di tecnologia contemporanea da far studiare agli studenti di ingegneria elettronica.

Apple Vision Pro, però, ha anche un prezzo altissimo e non ha, o almeno non ha ancora, una vera e propria “killer app” che rende questo dispositivo essenziale nella vita e nel lavoro di tutti i giorni.

Apple Vision Pro: caratteristiche tecniche

Apple Vision Pro è un visore dalla forma tutto sommato classica, simile a degli occhiali da sci (come previsto da tempo dai rumor). La parte frontale è composta da un unico pezzo di vetro curvo, che all’esterno integra uno schermo rivolto verso i nostri eventuali interlocutori.

Questo schermo può riprodurre in tempo reale l’immagine dei nostri occhi e della parte del viso che è coperta dal visore: per farlo è necessario usare il visore stesso per inquadrarsi la faccia e registrare la propria “digital persona“.

All’interno, invece, ci sono due schermi Micro OLED ad altissima risoluzione: 23 milioni di pixel in totale, quindi ben oltre 4K di risoluzione per ogni schermo (uno schermo 4K ha 8,3 milioni di pixel).

Il visore Apple Vision Pro è dotato di 12 telecamere, 5 sensori (tra i quali anche un radar LiDAR e un sensore infrarossi) e 6 microfoni, ma non ha alcun controller: i movimenti e le gesture dell’utente vengono captati direttamente dalle telecamere (alcune delle quali puntano in basso) e trasformati in comandi per le app mostrate dagli schermi interni.

Molto sofisticata anche la componente audio, che prevede la compatibilità con Apple Spatial Audio sia in riproduzione che in registrazione. La riproduzione avviene tramite degli speaker posizionati tra lo schermo e le orecchie dell’utente, ma chi preferisce (per questioni di privacy, principalmente) può usare degli AirPods al loro posto.

Nella parte posteriore del dispositivo c’è la grande fascia elastica che serve a indossare il visore in modo confortevole, mentre nell’asta sinistra c’è il connettore di alimentazione. Apple Vision Pro può funzionare connesso direttamente alla presa elettrica, oppure tramite una batteria esterna che promette un’autonomia di 2 ore circa.

Il cuore pulsante di questo visore Apple è composto da due chip: il primo è il ben noto Apple M2, lo stesso dei MacBook Pro più recenti, mentre il secondo è l’inedito chip Apple R1 e si occupa specificamente di elaborare l’enorme mole di dati proveniente da telecamere, microfoni e sensori.

Apple Vision Pro: cosa può fare

Tim Cook, CEO di Apple, presentando il nuovo visore Apple Vision Pro ha parlato senza mezzi termini di inizio di una “nuova era dell’informatica“, grazie a questo dispositivo che non è un semplice visore, ma un vero e proprio computer. Per questo Apple ha coniato una nuova definizione: “spatial computing“.

Apple Vision Pro può essere utilizzato in modo più o meno “immersivo“: grazie alle telecamere, infatti, può mostrare sullo schermo l’ambiente che ci circonda con un livello di trasparenza regolabile che possiamo decidere volta per volta. Un’apposita rotella posizionata nella parte anteriore ci permette di ingrandire o ridurre lo spazio di visualizzazione dello schermo virtuale disegnato dal visore.

La prima cosa che si può fare con Apple Vision Pro, infatti, è usare il visore come schermo aggiuntivo di un Mac, MacBook o persino di un iPad: l’integrazione nell’ecosistema Apple è totale, quindi è possibile avvicinarsi ad un device Apple e, immediatamente, visualizzare nel visore il contenuto dello schermo di quel device.

Poi si possono creare infiniti schermi virtuali all’interno del visore, per spostare finestre e app a destra o sinistra e creare un ambiente di lavoro più comodo da usare. Allo stesso tempo è possibile anche usare mouse e tastiere fisici insieme, o al posto, dei gesti con le mani. Con le 12 videocamere è possibile registrare video tridimensionali, da rivedere poi con il visore.

L’intrattenimento audio-video fa un enorme passo avanti con il visore Apple, come ha mostrato Disney durante la presentazione di Vision Pro: è ad esempio possibile creare un ambiente virtuale “a tema” all’interno del quale vedere un film in maniera immersiva, anche in 3D se il titolo lo prevede.

E’ chiaramente possibile fare videochiamate tramite FaceTime, anche di gruppo, sfruttando sia l’audio spaziale e la possibilità di posizionare più schermi virtuali all’interno dello stesso spazio. Gli altri partecipanti, però, non ci vedranno tramite una webcam: vedranno una nostra rappresentazione digitale creata dal visore, una “digital persona” che riproduce il nostro volto, il nostro fisico e i nostri movimenti.

Questa applicazione di Apple Vision Pro è l’unica che assomiglia vagamente al concetto di metaverso tanto in voga l’anno scorso, dopo la trasformazione di Facebook in Meta. Apple, però, non parla assolutamente di metaverso e preferisce mostrare utilizzi di Vision Pro per la realtà mista, con una connessione forte con la realtà “reale“.

Apple VisionOS

Tutto questo è possibile tramite Apple VisionOS, nuovo sistema operativo creato da Apple proprio per il visore e le app che dovranno sfruttarlo. Al momento sono disponibili tutte le app principali di Apple, oltre a quelle che girano su altre piattaforme e che, per essere usate, richiedono la connessione del visore con un altro dispositivo.

Le app sviluppate per VisionOS saranno 3D per natura, saranno progettate per sfruttare al massimo le potenzialità del visore, e saranno distribuite e vendute tramite un apposito App Store.

Apple Vision Pro: prezzo e disponibilità

Apple Vision Pro sarà disponibile a inizio 2024 negli Stati Uniti al prezzo di 3.499 dollari. Apple non specifica se nel prezzo sarà inclusa la batteria, o se dovrà essere acquistata a parte.

Nel corso del 2024 il visore sarà in vendita anche in altri mercati, ma con altri prezzi. Al momento Apple non dichiara né i mercati né i prezzi.