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Xiaomi presenta la iper ricarica a 200W: il 100% di carica il 8 minuti

Xiaomi ha presentato il suo nuovo sistema di "iper ricarica" a 200 watt: lo smartphone arriva al 100% della carica in appena 8 minuti

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xiaomi iper ricarica Fonte foto: Xiaomi/Twitter

Passare da 0 a 100% di batteria in soli 8 minuti: sono questi i tempi che ha fatto segnare Xiaomi con la sua iper ricarica a 200W. Il processo, ottenuto attraverso il collegamento tra caricatore connesso alla presa di corrente e smartphone via cavo, ha dimostrato inoltre una velocità notevole anche declinato in modalità wireless.

A portare sotto i riflettori la rapidità di caricamento del nuovo sistema sviluppato da Xiaomi è stato un video, pubblicato sul profilo Twitter dell’azienda. Se per Xiaomi non è la prima volta che fa registrare tempi di ricarica da record, non è l’unica ad aver dimostrato negli ultimi anni di saperci fare con queste tecnologie. Nel 2020 Oppo, altra esponente della telefonia cinese, aveva messo in mostra la capacità di ricaricare una batteria da 4000mAh in 20 minuti sfruttando ben 125W. Un grande passo avanti per la casa produttrice che ha realizzato il protocollo proprietario denominato VOOC, sebbene non sia riuscito a infrangere il traguardo raggiunto da Xiaomi che, già l’anno precedente, aveva superato tale livello con una metodologia ancora più veloce a “soli” 100W.

Iper ricarica a 200W, l’esperimento di Xiaomi

Nella dimostrazione ripresa dal filmato, Xiaomi ha utilizzato uno smartphone Mi 11 Pro modificato, con accumulatore da 4000mAh. Utilizzando la riproduzione a velocità aumentata, le immagini mostrano come in 8 minuti il dispositivo riesca a raggiungere la piena disponibilità di elettricità con la iper ricarica cablata, raggiungendo invece la stessa percentuale senza fili a 120W in 15 minuti.

È corretto notare che i sistemi di ricarica rapida, come quello di Xiaomi, utilizzano tecnologie proprietarie, applicate e funzionanti esclusivamente mediante caricatori e cavi originali realizzati dal produttore. In aggiunta, non tutte le implementazioni di questa tipologia si concretizzano in maniera da essere implementate sui dispositivi effettivamente in commercio.

Infatti, se due anni fa Xiaomi era riuscita a realizzare un sistema di ricarica a 100W da 0 a 100% su una batteria da 4000mAh in 17 minuti, la tecnologia non è stata replicata – ad esempio – su Mi 10 Ultra in vendita dallo scorso anno che, fermo a 23 minuti a 120W (seppure con un accumulatore più ampia che raggiunge i 4500mAh).

Iper ricarica a 200W ed EPR, come cambiano gli standard

Se ormai da lungo tempo è la Power Delivery tramite USB a consentire trasferimenti corposi di energia, oggi il limite tecnico dei device disponibili si ferma a 100W con la maggior parte che si aggira intorno ai 65-75 Watt. Con l’introduzione di sistemi di ricarica ultra veloce, oltre a quello proprietario di Xiaomi, cambiano però le regole del gioco con annessi strumenti e hardware in grado di supportare determinati metodologie.

Tali potenze arriveranno, secondo lo USB-IF (il consorzio che stabilisce le specifiche tecniche dei dispositivi USB) con lo standard Extended Power Range (EPR) a 240W. A supporto di tale protocollo, l’USB-IF ha già annunciato la necessità di passare a nuovi cavi e caricabatterie, con requisiti specifici capaci di gestire tali livelli e icone utili per identificarli rispetto a quelli di stampo tradizionale attualmente nei negozi, sempre con connettore di tipo C ma 2.1.

Lo stesso vale per gli smartphone e non solo: per evitare eventuali danni, è necessario che vi sia una compatibilità sull’intera linea, device compreso. Ecco dunque l’importanza di indicazioni chiare e inconfondibili e strumenti specifici, onde evitare successivamente brutte sorprese da tecnologie all’avanguardia, come quella di Xiaomi ed EPR, che mirano a migliorare l’esperienza utente.