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La vera storia della serie Baby Raindeer

Scritta, ideata e interpretata da Richard Gadd, Baby Raindeer è una serie autobiografica su una storia di stalking durata anni

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baby-raindeer-ed-miller-netflix Fonte foto: Ed Miller/Netflix

La serie Baby Raindeer è uscita l’11 aprile su Netflix e nel corso dei giorni ha riscosso un crescente successo soprattutto grazie al passaparola, alle recensioni positive e ai social, fino ad arrivare in cima alla classifica delle serie tv più viste sulla piattaforma di streaming. Scritta, ideata e interpretata da Richard Gadd, attore e comico scozzese, la serie tv è autobiografica. Proprio questo elemento ha contribuito all’interesse e alla curiosità nei confronti del titolo: la storia è effettivamente basata su fatti realmente accaduti.

Perché tutti parlano di Baby Raindeer

Baby Reindeer ha ricevuto recensioni molto positive e racconta una vera storia di stalking a tratti incredibile. La trama ha come protagonista l’aspirante comico Donny (interpretato da Gadd) che per anni viene perseguitato da una donna di nome Martha (interpretata da Jessica Gunning). I due interagiscono per la prima volta nel bar in cui lui lavora: Donny si mostra gentile nei confronti della donna, che appare psicologicamente provata.

Martha resta ossessionata dall’uomo e inizia perseguitare lui e i suoi cari in vari modi, con esiti gravi. La relazione tra i due personaggi è ambigua e complessa e la serie tv è stata apprezzata anche per la capacità di raccontare le dinamiche psicologiche che si verificano in una situazione simile.

La miniserie è composta da sette episodi. Nel cast si sono anche Nava Mau nel ruolo di Teri, una donna trans che a un certo punto esce con Donny, e Tom Goodman-Hill, autore tv di successo e potenziale mentore del protagonista. Come si scopre nella serie, Tom ha un ruolo importante nel passato traumatico di Donny.

Com’è davvero la storia di Baby Raindeer

La storia raccontata nella serie tv Baby Raindeer è aderente a ciò che è davvero accaduto. Richard Gadd è stato davvero perseguitato da una stalker tra il 2015 e il 2018, quando era agli inizi della sua carriera. L’attore e comico ha raccontato la sua storia nello spettacolo teatrale Monkey See Monkey Do, che nel 2017 ha vinto l’Edinburgh Award per la miglior commedia durante il Fringe Festival di Edimburgo, in Scozia.

La stalker si presentava a tutti gli spettacoli di Gadd, lo aspettava fuori casa per ore e nel corso degli anni gli ha inviato vari regali, più di 41mila e-mail, 350 ore di messaggi vocali, 744 tweet, 46 messaggi su Facebook e un centinaio di pagine di lettere. La donna aveva iniziato a molestare anche le persone intorno a Gadd.

Per Gadd è stato difficile denunciare le molestie alla polizia, che inizialmente non lo prendeva sul serio. Lo stesso facevano le persone intorno a lui e gli amici, almeno fino a quando – senza fare spoiler – la situazione non ha preso la piega che si vede anche nel finale della serie tv.

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