Libero
HOW TO

7 trucchi per proteggere l'account WhatsApp

Dalla crittografia end-to-end, alla verifica in due passaggi, sono diversi i modi per mettere in sicurezza il profilo WhatsApp e proteggere i propri dati

7 trucchi per proteggere l'account WhatsApp Fonte foto: Ink Drop / Shutterstock.com

Non ci sono dubbi che WhatsApp non abbia rivali, come dimostrano anche i numeri. E nel corso degli anni, tra le tante novità lanciate, la società ha investito anche nella sicurezza degli utenti, introducendo delle importanti funzionalità.

La più significativa è la crittografia end-to-end, un sistema necessario, considerando la mole di informazioni che l’applicazione gestisce ogni giorno. In poche parole, la crittografia end-to-end, lanciata a metà del 2016, impedisce che le conversazioni degli utenti siano intercettate da terze parti. La tecnologia fa affidamento a due chiavi, una privata e l’altra pubblica, che servono per cifrare e decifrare i messaggi inviati e ricevuti da due persone. Una tecnologia semplice (usata a partire dagli anni ottanta) ma efficace per proteggere le comunicazioni tra gli utenti di WhatsApp.

Se vogliamo, possiamo migliorare ulteriormente la sicurezza dell’account, riducendo così le chance che i nostri dati vadano a finire in mani sbagliate. In che modo? Mettendo in pratica determinati accorgimenti.

WhatsApp per il Web: uscire da tutti i computer

Come è noto, WhatsApp consente ai propri utenti (Android, iOS, Windows) di utilizzare il servizio di messaggistica istantanea anche dal web. É sufficiente scansionare il codice QR attraverso lo smartphone. Tutto qua. Il problema (comune a molti altri account) è quando ci scordiamo di effettuare il log out dal sistema. Una dimenticanza che ci può costare caro. Soprattutto se abbiamo usato un pc pubblico. Chiunque, infatti, potrebbe accedere ai nostri dati. In questi casi, la prima cosa da fare è aprire l’app dallo smartphone, andare in “WhatsApp Web” e premere sull’opzione che permette di uscire da tutti i computer.

L’autenticazione a due fattori

Introdotta alcuni mesi fa, l’autenticazione a due fattori è uno strumento di sicurezza che impedisce che altre persone possano accedere al nostro account, utilizzando esclusivamente il numero di telefono. Come è noto, per attivare il servizio di messaggistica, l’app ha bisogno di un codice di verifica, che se intercettato potrebbe mettere in pericolo i nostri dati. La verifica a due passaggi, una volta attivata, oltre al numero di telefono, necessita di un codice a 6 cifre. Senza il PIN, è impossibile usare WhatsApp. Per abilitarla, aprite le impostazioni dell’applicazione. Cliccate su “Account” e, poi, su “Verifica in due passaggi”. A questo punto dovrete premere su “Attiva”. WhatsApp vi chiederà di inserire il codice di sicurezza a 6 cifre e un indirizzo email (utile per resettare la password).

Proteggere la propria privacy

La maggior parte delle fotografie che pubblichiamo sui social network vorremmo che venissero viste solo dai nostri amici. Spesso, però, ci dimentichiamo che, se non modifichiamo le impostazioni di privacy, possono essere visionate (e scaricate) da chiunque. Il discorso vale anche su WhatsApp. Se non vogliamo che qualcuno si impossessi della nostra immagine di profilo è bene agire, impedendogli di accedere alle foto. Come fare? Dalle impostazioni dell’app, aprite “Account” e da qui selezionate “Privacy”. Nel successivo menu cliccate “Immagine del profilo” e, infine, su “I miei contatti”.

Mettere sotto chiave WhatsApp

Tralasciando le password e i sistemi di sicurezza biometrici, un utile stratagemma per proteggere WhatsApp è affidarsi ad applicazioni esterne, il cui compito principale è quello di bloccare l’accesso all’app di Facebook. I software non fanno altro che permettere agli utenti di impostare un codice, senza il quale WhatsApp non può essere aperta. I sistemi sono molto utili quando, ad esempio, prestiamo il cellulare a qualcuno.

Chiudere la galleria

Se ci tenete alla vostra privacy, forse è anche il caso di bloccare l’archiviazione delle foto, inviate e ricevute tramite WhatsApp, nella galleria immagini. Anche se il procedimento è leggermente complesso, potrebbe rivelarsi un’arma molto utile contro i “ficcanaso”. Controllate se sul vostro smartphone Android c’è un file manager (di solito la maggior parte dei dispositivi ne ha uno preinstallato) e usatelo per cercare la cartella immagini di WhatsApp. A questo punto, una volta individuata, premete sull’icona a forma di + e create il file .nomedia. Riavviate il telefono e le immagini di WhatsApp scompariranno dalla galleria.

Attenzione ai link sospetti

Questo punto merita un particolare occhio di riguardo. Sono tante, infatti, i pericoli che corrono su WhatsApp. Spesso il trucco utilizzato dagli hacker è lo stesso: un testo e un link da aprire. I rischi vanno dal phishing a malware e virus. Il consiglio: non abboccate. Non cliccate su link sospetti e provenienti da persone sconosciute.

Chiedere la cancellazione dell’account

Se arrivate a chiedere la cancellazione dell’account è perché avete smarrito il cellulare oppure qualcuno ve l’ha rubato. In questi casi è consigliabile disattivare il profilo WhatsApp. L’unico modo è mandare un’email all’azienda. Il messaggio dovrà essere inviato all’indirizzo support@whatsapp.com e avere il seguente oggetto: Perso/rubato: disattivazione del mio account, a cui bisognerà aggiungere il proprio numero di telefono. Ricordatevi di inserire il numero per esteso, usando lo standard internazionale.