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80 app che spiano lo smartphone: quali sono

Su ogni smartphone sono circa 80 le app che ci spiano: ecco quali sono e cosa fare per proteggere i propri dati personali

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app smartphone Fonte foto: Shutterstock

Il decennio che sta per concludersi è stato dominato dagli smartphone e dalle applicazioni. Senza lo sviluppo delle seconde, difficilmente i telefonini intelligenti avrebbero avuto un successo così grande. Le applicazioni ci hanno sicuramente cambiato la vita, migliorandone tantissimi aspetti. Ma allo stesso tempo, hanno pian piano preso possesso di una parte di noi. Di che cosa stiamo parlando? Dei nostri dati personali.

Non ce ne accorgiamo, ma ogni giorno utilizzando lo smartphone e le applicazioni cediamo una parte della nostra privacy ad aziende che nemmeno conosciamo e che si nascondono dietro a servizi apparentemente innocui. In queste settimane il New York Times e La Repubblica stanno pubblicando delle inchieste su come le aziende raccolgono e utilizzano i dati degli utenti, mostrando come gran parte della nostra vita sia nelle mani di multinazionali che le usano per profilarci e per mostrarci pubblicità basata sulle nostre abitudini.

Sull’argomento è intervenuto anche Antonello Soro, il Garante per la privacy, che in un’intervista a La Repubblica ha stimato in ottanta le applicazioni che tracciano le abitudini degli utenti: “Si calcola che il numero delle app in circolazione che tracciano le abitudini degli utenti, compresa la posizone, siano circa ottanta. Ottanta per ogni persona che ha uno smartphone nel mondo”. Ma quali sono queste ottanta applicazioni (in media)? E come possiamo riconoscerle e difenderci? Ecco alcuni consigli da seguire quando si installa un’applicazione sullo smartphone.

Quali sono le app che ci spiano

Per capire come difendersi dalle applicazioni che raccolgono i nostri dati personali e che ci spiano, dobbiamo innanzitutto capire quali sono. Non si tratta di alcune app in particolare, ma piuttosto di alcune categorie che richiedono più autorizzazioni rispetto alle altre. Logicamente in primis ci sono i social network: ogni volta che installiamo l’app di una nuova piattaforma social dobbiamo essere coscienti che stiamo cedendo una parte di noi all’azienda che l’ha sviluppata. I social network conoscono tantissime cose su di noi, a partire dalla data di nascita, la città in cui viviamo e ciò che facciamo ogni giorno.

Se dai social network ci si può aspettare questa raccolta di informazioni, lo stesso non lo si può dire da applicazioni per la cucina oppure da videogame per bambini. Quando installate questo tipo di app controllate sempre quali autorizzazioni richiedono per funzionare. Se chiedono il permesso per usare il microfono oppure accedere al GPS, ragionate se l’applicazione ne abbia veramente bisogno. In realtà è solo un modo per ottenere più dati possibili su di noi.

Come difendersi dalle app che ci spiano

Ci si può proteggere dalle app spione? Esistono dei consigli da seguire per capire quali sono le applicazioni da cui difendersi? La risposta più semplice è non installarle, ma non sempre è possibile. In alcuni casi è necessario averle sullo smartphone, per lavoro o per motivi personali, ma non per questo devono entrare in possesso dei nostri dati. Cosa fare per proteggersi? Molto semplice: leggere con cura quali sono le autorizzazioni che ci vengono richieste durante l’installazione. Se notiamo che i permessi richiesti sono troppi o non sono in linea con le funzionalità dell’app, basta negarli. Un’operazione semplice e che aiuta a proteggerci dalle app spione.