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AirTag: un fotografo ritrova 7000 dollari di attrezzatura grazie al tracker

Gli AirTag fanno anche cose buone: un fotografo australiano ha recuperato la sua attrezzatura rubata da un ladro proprio grazie ai due piccoli tracker di Apple

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apple find my airtag Fonte foto: Tada Images / Shutterstock

Se qualcuno continua a chiedersi se gli Apple AirTag siano buoni o cattivi, abbiamo una sola risposta valida: dipende dall’uso che se ne fa. L’esempio ci è dato dalla notizia condivisa da 9to5mac, portale specializzato nel mondo Apple, che riporta il recupero dopo un furto dell’equipaggiamento di un fotografo, per il valore di 7.000 dollari, proprio grazie all’uso di un paio di AirTag.

Gli AirTag, piccoli tracker della dimensione di una moneta, sono stati presentati da Apple nell’aprile del 2021. Alimentati a batteria e con app di monitoraggio disponibile sia su iOS sia eccezionalmente su Android, sono solitamente agganciati agli oggetti: da una macchina fotografica, a un laptop o a uno zaino, basta agganciare un tracker ad un oggetto di valore (o anche alle chiavi di casa…) per sapere sempre dove si trova l’oggetto in questione. Ma accanto agli evidenti vantaggi (rintracciare quanto potremmo aver perso o che ci è stato rubato), ci sono stati anche svantaggi, rappresentati dagli usi impropri, registrati soprattutto negli Stati Uniti.

Apple AirTag usati a fin di bene

I tracker sono oggetti utili: lo ha ribadito anche il fotografo australiano che grazie a un paio di AirTag del valore totale di circa 60 euro e montati sulla sua attrezzatura è riuscito a recuperare 7.000 dollari di equipaggiamento, tra cui macchine fotografiche, videocamere e laptop. In pratica, grazie al tracciamento effettuato tramite app Find My è riuscito a rintracciare il luogo in cui il ladro, dopo aver scassinato la sua auto, ha nascosto la refurtiva.

Il fotografo, ha dovuto solo avvisare le forze dell’ordine e mostrare loro la mappa con il segnale degli AirTag: gli agenti si sono presentati dal ladro e hanno fatto il resto.

Apple AirTag: utili ma troppi bug

Il Wall Street Journal in una lunga inchiesta, pubblicata pochi giorni fa, ha fatto notare che gli AirTag hanno iniziato a inviare Alert, ossia avvisi, relativi a tracker fantasma. In pratica, anche nel cuore della notte, arrivavano sui dispositivi con l’app di monitoraggio degli avvisi che informavano che un AirTag sconosciuto era attivo nelle vicinanze. Ma dell’AirTag fisico non c’era traccia.

Qualcuno, e i casi di cronaca riportati sono frequenti, ha poi pensato bene di usare gli AirTag per scopi illeciti, come il furto di auto o per seguire persone a loro insaputa.

Apple è intervenuta sia per riparare il bug relativo agli alert fantasma, sia per avvisare di eventuali usi illeciti dell’AirTag, inviando appunto le notifiche di presenza di un tracker sconosciuto.

Infatti, Apple ha introdotto, con l’app Find My, Trova il mio AirTag, un sistema di Alert, cioè avvisi sonori e visuali, che informano le persone attraverso il loro dispositivo se nei paraggi è presente un AirTag sconosciuto.