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Alexa invierà le registrazioni vocali al cloud di Amazon

Le registrazioni vocali degli utenti di Alexa dovranno essere invitate al cloud di Amazon: l'opzione che blocca l'invio sarà eliminata a breve dall'azienda

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alexa+ Fonte foto: Amazon

La presentazione di Alexa+, la nuova versione dell’assistente vocale che può sfruttare l’intelligenza artificiale, segna un cambio di strategia per Amazon, anche per quanto riguarda la gestione delle registrazioni audio degli utenti che sfruttano Alexa e i dispositivi della gamma Echo.

Tra pochi giorni, infatti, non sarà più possibile scegliere di non inviare le registrazioni al cloud di Amazon. Gli utenti che hanno attivato in passato quest’opzione, per proteggere la propria privacy, stanno ricevendo una comunicazione da parte dell’azienda con tutte le informazioni relative.

Le registrazioni di Alexa solo in cloud

Nella comunicazione inviata da Amazon ai suoi utenti e pubblicata dal magazine Techcrunch, si legge “Mentre continuiamo ad ampliare le capacità di Alexa con funzionalità di intelligenza artificiale generativa che si basano sulla potenza di elaborazione del cloud sicuro di Amazon, abbiamo deciso di non supportare più questa funzionalità“, facendo ovviamente riferimento all’opzione Non inviare registrazioni vocali che gli utenti, fino a questo cambio di strategia da parte del colosso dell’e-commerce, potevano attivare nella gestione dei dati legati all’utilizzo di Alexa.

Gli aspetti da sottolineare sono, sostanzialmente, due: Amazon ha bisogno delle registrazioni in cloud per poter utilizzare le funzioni AI di Alexa. Non è escluso che tali registrazioni possano essere utilizzate anche per “allenare” l’intelligenza artificiale alla base del funzionamento di Alexa+. Comunque, la questione andrà approfondita nel prossimo futuro. Il secondo aspetto da evidenziare è rappresentato dalla sicurezza con l’azienda che parla di un “cloud sicuro” senza, però, entrare nei dettagli relativi agli accorgimenti adottati per mettere al riparo le registrazioni degli utenti che, con la nuova politica voluta dall’azienda, saranno ora obbligati a inviare i dati sul cloud.

Le date

Amazon prevede di interrompere il supporto alla funzione che blocca l’invio delle registrazioni al cloud a partire dal prossimo 28 di marzo. Gli utenti che avevano attivato questa funzione hanno già ricevuto la comunicazione citata in precedenza via mail.

Nel frattempo, il lancio di Alexa + è previsto “entro poche settimane” con il servizio che potrà essere attivato con un costo di 19,99 dollari al mese (la versione standard di Alexa resta gratuita). Il servizio sarà incluso in Amazon Prime, senza costi aggiuntivi rispetto al canone mensile di 14,99 dollari al mese (negli USA, ricordiamo, Prime costa circa il triplo rispetto all’Italia).

Inizialmente, Alexa+ sarà disponibile solo in inglese e solo negli Stati Uniti. In futuro, però, è prevista una rapida estensione del supporto, sia ad altri Paesi di lingua inglese, che saranno i primi, probabilmente, a poter utilizzare la nuova funzione di Alexa, che ad altre lingue. Al momento, non c’è ancora una data ufficiale per il lancio della versione italiana ma sicuramente ne sapremo di più nelle prossime settimane.

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