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Allerta tromba d'aria di fine estate: dove e quando potrebbe colpire in Italia

Le trombe d'aria sono solo un esempio degli eventi climatici estremi che sempre più colpiscono il nostro Paese: un problema da codice rosso

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Allerta tromba d'aria di fine estate: dove e quando potrebbe colpire in Italia Fonte foto: 123RF

Gli eventi climatici estremi sono sempre più comuni in Italia e nel mondo, per una combinazione di aumento delle temperature, siccità e una quantità sempre maggiore di Co2 nell’aria provocano trombe d’aria, allagamenti, piogge intense e frane.

Uno di questi eventi sta per capitare anche in Italia: ecco dove, e quando.

Tromba d’aria in Italia

La scienza ancora non ci permette di prevedere con precisione quando e dove si creerà un nubifragio o una tromba d’aria. I meteorologi sono però in grado di leggere i campanelli d’allarme e fare una previsione più o meno accurata.

Dopo le piogge delle scorse settimane e le temperature ancora molto alte in gran parte del nostro Paese, gli esperti hanno lanciato l’allarme per lunedì e martedì, rispettivamente 29 e 30 agosto, per il Nord Italia. In particolare lunedì dovrebbero essere colpite Lombardia e Piemonte, e martedì tutta la Pianura Padana.

Eventi estremi sempre più comuni

Il nostro Paese non è immune da eventi climatici estremi: parliamo di temporali estremamente violenti, con grandinate furiose, ma anche di siccità estrema. L’Italia è particolarmente soggetta, spiegano gli esperti, ad aumenti repentini delle temperature, che mettono sotto stress le nostre fonti e riserve idriche. O quel poco che ne rimane, visto che i nostri ghiacciai sono ormai praticamente inesistenti.

Secondo Legambiente, tra gennaio e luglio di quest’anno ci sono stati ben 132 eventi estremi in tutta la penisola, da Nord a Sud: un numero mai così alto negli ultimi dieci anni. La stessa agenzia è riuscita a mappare gli eventi climatici estremi in Italia tra il 2010 e il 2022, e il quadro è impressionante: 516 allagamenti, 367 danni da trombe d’aria, 157 danni da forti piogge, 123 esondazioni, 63 grandinate estreme, 55 eventi di siccità con danni alle infrastrutture e altrettante frane per piogge abbondanti, 17 casi di temperature oltre la norma. Ogni anno sentiamo ripetere di allagamenti in molte regioni costiere del nostro Paese, con morti e feriti, ma anche di frane e smottamenti: non sono eventi comuni, ma causati da fattori climatici influenzati dall’aumento delle temperature. Eppure, spiega sempre Legambiente, l’Italia è l’unico dei grandi paesi europei a non avere un piano nazionale di adattamento al clima.

Sono fenomeni che non hanno conseguenze solo sulla nostra vita quotidiana, ma anche sul nostro portafoglio e sulla ricchezza dell’Italia: il CNR stima che tra il 2011 e il 2021 il nostro paese abbia subito 51,8 miliardi di dollari di danni per le calamità naturali. In Europa l’Agenzia per l’ambiente ha calcolato che tra il 1980 ci sono stati 140mila morti e 510 miliardi di euro di danni finanziari a causa di eventi climatici estremi.

E questo 2022 che ha infranto tutti i record non fa ben sperare per il futuro: la siccità ha colpito così duramente il nostro paese da far emergere antiche rovine dai fiumi. Il 2022 secondo Legambiente “in fatto di eventi climatici estremi è da codice rosso. La crisi climatica è una delle principali emergenze planetarie che rischia di mettere in ginocchio l’intero Pianeta”, ha spiegato in un comunicato il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani. “Se non si interviene al più presto rischiamo nei prossimi anni un disastroso impatto sociale ed economico, oltre che ambientale”.

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