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SCIENZA

Avvistato uno strano oggetto celeste: da dove viene? E cos'è?

Nello spazio c’è una bizzarra sorgente di raggi X che è oltre 10 milioni di volte più luminosa del Sole, sfidando le leggi della fisica. Ecco di che cosa si tratta.

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Questo corpo celeste supera il limite di Eddington Fonte foto: NASA/JPL-Caltech

Lo spazio continua a regalarci sorprese incredibili: nelle sue profondità si celano misteri che stanno ossessionando gli scienziati, e che non hanno ancora trovato spiegazione. È il caso di M82 X-2, una sorgente di raggi X ultraluminosa che infrange le leggi della fisica. Un nuovo studio potrebbe rivelarci qualcosa in più su questo bizzarro corpo celeste e sulla sua luminosità che va oltre ogni limite imposto dalle nostre attuali conoscenze dell’Universo.

La sorgente di raggi X che sfida le leggi della fisica

Un misterioso oggetto celeste sta sfidando le leggi della fisica, destando grandi perplessità negli astronomi. Di che cosa si tratta? Facciamo un piccolo passo indietro: nello spazio ci sono delle sorgenti di raggi X ultraluminose (ULX), le quali possono arrivare ad emettere una luminosità pari a 10 milioni di volte quella del Sole. Questo è però contrario a quanto postulato dal limite di Eddington, un assioma della fisica che prevede un massimo di luminosità per un corpo sferico in base alle sue dimensioni e alla sua massa. Tale legge imporrebbe dunque ad oggetti come le stelle un equilibrio tra la loro luminosità, la forza di gravità e la pressione di radiazione.

Un corpo che superasse il limite di Eddington per esso previsto dovrebbe letteralmente dissolversi a causa dei fortissimi venti solari generati dal disequilibrio con la pressione di radiazione. Ciò però non succede con gli ULX, che possono superare il loro limite addirittura di 500 volte. Come è possibile un fenomeno del genere? Nel tentativo di trovare una spiegazione, gli astronomi dell’INAF di Cagliari hanno collaborato ad uno studio internazionale della NASA che è stato recentemente pubblicato su The Astrophysycal Journal. Al centro delle osservazioni, effettuate grazie al Nuclear Spectroscopi Telescole Array, un corpo celeste bizzarro conosciuto con il nome di M82 X-2.

Che cos’è M82 X-2 e perché supera il limite di Eddington

Gli esperti hanno scoperto che M82 X-2 è una sorgente di raggi X iperluminosa, e in un primo momento hanno ritenuto possibile che la sua eccessiva luminosità, tale da infrangere il limite di Eddington, fosse solamente un’illusione ottica. Il nuovo studio ribalta completamente questa teoria, offrendo una spiegazione affascinante al fenomeno degli ULX. Innanzitutto, gli astronomi hanno notato che M82 X-2 non è un buco nero, come ci si aspettava in origine. Si tratta piuttosto di una stella di neutroni (conosciuta anche come pulsar), ovvero ciò che resta dopo il collasso gravitazionale del nucleo di una stella massiccia.

Queste pulsar sono caratterizzate da un’altissima densità, tale che sulla loro superficie la gravità è circa 100 trilioni di volte superiore di quella della Terra. Proprio la forza di gravità di M82 X-2 potrebbe spiegare la sua luminosità che sfida le leggi della fisica. La stella di neutroni riesce infatti ad attirare verso di sé immense quantità di materiale proveniente da una stella vicina. Secondo le stime degli esperti, ogni anno consumerebbe ben 1,5 Terre, e nel momento in cui questo materiale colpisce la sua superficie, produce un’enorme luminosità. Inoltre, la presenza di un intenso campo magnetico le permette di rimanere integra anche se continua a diventare sempre più luminosa.

“Queste osservazioni ci hanno permesso di vedere gli effetti di campi magnetici incredibilmente forti, che non potremmo mai riprodurre sulla Terra con la tecnologia attuale” – ha affermato Matteo Bachetti, astrofisico presso l’Osservatorio Astronomico di Cagliari e principale autore dello studio – “Questa è la bellezza dell’astronomia. Non possiamo organizzare esperimenti per ottenere risposte rapide: dobbiamo aspettare che l’Universo ci mostri i suoi segreti”.