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SCIENZA

Scoperta una nuova specie di pinguino gigante dell'Oligocene

Un gruppo di bambini scopre degli strani fossili durante un'escursione: si tratta della clamorosa scoperta di una nuova specie, il pinguino gigante dell'Oligocene.

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Pinguino gigante dell'Oligocene Fonte foto: 123RF

L’Hamilton Junior Naturalistic Club, conosciuto come Junats, è un’associazione nata in Nuova Zelanda nel lontano 1962, aperta a tutti i ragazzi tra i 10 e i 18 anni con la passione per la scoperta e la tutela della storia naturale del continente Nuovissimo. Il Club dei giovani naturalisti si incontra tutti i venerdì sera al Waikato Institute of Technology, nella città Maori di Kirikiriroa – in inglese Hamilton – ed è notizia molto recente che i ragazzi del Club abbiano addirittura scoperto, durante un’escursione, una nuova specie di pinguino mai studiata prima.

La scoperta inaspettata

Il Club dei giovani naturalisti, in una spedizione del 2006 guidata dal cacciatore di fossili Chris Templer, si è imbattuto in alcuni fossili particolari che hanno subito attirato l’attenzione degli adulti più esperti, e sono stati quindi messi da parte in attesa di essere studiati più a fondo.

Ebbene, dopo quindici anni i ricercatori della Massey University di Palmerston North, insieme ai tecnici del Bruce Museum del Connecticut, hanno deciso di riprendere in mano la questione.

I fossili trovati dai bambini durante l’escursione a Kawhia Harbour sono stati quindi riprodotti grazie ad una stampante 3D, e confrontati con i resti di altri animali trovati in altre parti del mondo.

Il risultato delle indagini indicherebbe che i ragazzi del Club dei giovani Naturalisti non soltanto avrebbero trovato i resti di un animale del tutto particolare, ma pare che l’esemplare dell’escursione sia ad oggi lo scheletro più completo di un pinguino gigante mai scoperto.

Il pinguino gigante, secondo il ricercatore Daniel Thomas, è databile tra 27 e 35 milioni di anni fa, in pieno Oligocene, l’era geologica in cui iniziavano a costituirsi le calotte polari e il ritirarsi delle acque dei mari scopriva nuove terre emerse.

Il pinguino gigante dell’Oligocene

La nuova specie di pinguino gigante è stata chiamata Kairuku waewaeroa. Come spiega il Dottor Thomas della Massey University, “il pinguino è simile ai pinguini giganti di Kairuku descritti da Otago, ma ha le zampe molto più lunghe”.

La singolare lunghezza delle zampe di questa specie appena scoperta, “rendeva questo pinguino molto più alto degli altri almeno sulla terraferma”. Si crede infatti che fosse alto circa un metro e mezzo, e che le lunghe zampe avessero un ruolo importante “nella velocità o nelle profondità cui riusciva a nuotare”.

La scoperta, pubblicata in questi giorni sul Journal of Vertebrate Paleontology, spiega il Dottor Thomas “è emblematica per molte ragioni: il pinguino fossile ci ricorda che condividiamo la Zealandia con incredibili linee evolutive animali che risalgono a tempi profondamente lontani”.

Questa nuova specie, dunque, è legata ad un importante ruolo di tutela: “il modo in cui il fossile è stato scoperto”, aggiunge, “da bambini alla scoperta della natura, ci ricorda l’importanza di incoraggiare le future generazioni a diventare custodi kaitiaki”.

Kaitiaki è una parola Maori che significa custode e protettore, ed il presidente del Junats Mike Safey si dice convinto che i ragazzi si faranno kaitiaki delle meraviglie naturali del territorio neozelandese: “i bambini coinvolti lo ricorderanno per il resto delle loro vite”, spiega “è stato un grande privilegio per i ragazzi del nostro club quello di scoprire e salvare questo pinguino gigante fossile”.

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