BLS svela il futuro della mascherina fra modelli e valvole innovative
BLS, leader nella protezione delle vie respiratorie, presenta le sue innovative valvole realizzate grazie a prestigiose collaborazioni

BLS, azienda Made in Italy specializzata al 100% nella produzione di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, è stata fra i protagonisti di A+A, fiera internazionale dedicata alla sicurezza sul lavoro che si è tenuta a Düsseldorf.
Il suo obiettivo? Raccontare l’importanza della protezione del respiro in ogni settore, grazie a dispositivi di protezione individuale innovativi e all’avanguardia.
A partire dalla nuovissima valvola IoT “Active Shield” realizzata da Narvalo, startup spin-off del Politecnico di Milano che ha collaborato con BLS e POLIHUB. L’Active Shield è compatibile con la Narvalo Urban Mask e con la BLS Zer0 32, in grado di ottimizzare il flusso d’aria nella maschera, riducendo l’accumulo di calore, umidità e CO2. Possiede sensori capaci di monitorare i dati sulle performance respiratorie. Il dispositivo proprietario si può impostare su diverse modalità di funzionamento, adattandosi al meglio allo schema di respirazione. L’Active Shield inoltre può comunicare con lo smartphone tramite l’app “Narvalo app”. Interagendo con i sensori della maschera e il GPS dello smartphone, fornisce un quadro sulla qualità dell’aria respirata durante la giornata.
Fonte foto: BLS
Fonte foto: BLS
“Il nostro impegno è da sempre quello di proteggere il respiro delle persone e questa missione oggi è più che mai cruciale – ha spiegato Pier Paolo Zani, Amministratore Delegato di BLS -. Da oltre 50 anni in BLS ci dedichiamo prevalentemente al settore industriale, sia in Italia sia all’estero, ma con la pandemia e l’emergenza sanitaria ci siamo trovati non solo ad adattare la nostra produzione, per soddisfare la domanda interna di mascherine, ma anche a confrontarci con nuove esigenze sui luoghi di lavoro. Per questo stiamo mettendo in campo investimenti per creare prodotti sempre più all’avanguardia e sviluppando ulteriori sinergie per fare sistema con il mondo dell’università e con i partner industriali”.