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Come un lampo infuocato è stato fotografato nel cielo: cosa sta succedendo al Sole?

Cos'è un brillamento solare? L'esplosione di energia che ha coinvolto la nostra stella avrà conseguenze sulla Terra e gli astronauti nello spazio: ecco cosa sappiamo

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Brillamento solare Fonte foto: NASA/SDO

Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato un forte brillamento solare, che il 14 dicembre 2023 ha registrato un picco alle ore 12.02 p.m. EST, stando ai dati ufficiali. Il sistema dell’agenzia è in costante osservazione della stella del nostro sistema, il che ha consentito di catturare un’immagine di questo evento di certo non così frequente, in tale portata.

Potente brillamento solare

Il brillamento verificatosi sul Sole lo scorso 14 dicembre, registrato prontamente dalla NASA, è stato classificato come un Classe X2.8. È importante notare come la classe X indichi i brillamenti di intensità maggiore.

Quest’osservazione è resa possibile dal fatto che il Sole sia posto sotto costante osservazione da parte della NASA, che vanta una flotta di veicoli spaziali che studiano tutto, dall’atmosfera della stella alla sua attività, fino a campi magnetici nello spazio intorno alla Terra e particelle.

Tutto ciò avrà un impatto, seppur non incredibile, sulla Terra. Considerando il livello del brillamento solare, con espulsione di massa coronale, il nostro pianeta andrà incontro agli effetti di una tempesta geomagnetica. Alcuni eventi sono stati registrati nella giornata di domenica 17 dicembre ma potrebbero prolungarsi anche lunedì 18 dicembre.

Ci si attende un evento di Classe G2 o G3, che vuol dire classe moderata e forte. Come ricorda la NASA nella sua nota pubblicata a tema brillamento solare, esplosioni di energia di tale portata possono avere un impatto sulle comunicazioni radio, sulle reti elettriche e i segnali di navigazione. Lo stesso dicasi per le eruzioni solari. Per quanto riguarda gli astronauti, invece, hanno dovuto fare i conti con seri rischi, per i veicoli spaziali e non solo. Ovviamente sono previsti seri e rigidi protocolli per eventi di questo genere.

Cos’è un brillamento solare

Quando si parla di brillamento solare si fa riferimento a un’esplosione gigante sulla superficie del Sole. Un evento che si verifica quando le linee del campo magnetico delle macchie solare si aggrovigliano. In questo caso si raggiunge una vera e propria eruzione.

Lo si definisce come una variazione rapida, improvvisa e particolarmente intensa in luminosità della nostra stella. Tutto parte dall’energia magnetica che viene generata nell’atmosfera solare, emessa virtualmente per lo spettro elettromagnetico, nella sua interezza. È importante sottolineare il quantitativo di energia che viene rilasciato.

Se si parla di brillamento, dunque di esplosione, un motivo c’è ed è ben chiaro. Dovremmo immaginare un evento paragonabile a milioni di bombe nucleari. Un evento non così raro sul Sole, che rappresenterebbe la distruzione di svariati pianeti allineati nelle immediate vicinanze.

Il brillamento risulta più frequente negli anni vicini a quello che è il massimo solare, che di fatto è prossimo. Previsto tra 2024 e 2025. In questa fase possono verificarsi più episodi di questo genere anche in un solo giorno. Vicino al minimo solare, invece, la frequenza cala e si avvicina a meno di una volta a settimana.

I brillamenti solari più forti possono inoltre lanciare delle gigantesche nuvole di plasma solare nello spazio. Si parla in questo caso di espulsione di massa coronale, che in determinate circostanze può raggiungere la Terra. Quando ciò accade, si assiste a intense comparse aurorali, ma soprattutto si subiscono gli effetti di tempeste geomagnetiche.