Ci sono dei "buchi nel cielo": cosa sono queste misteriose ombre avvistate
L'Osservatorio Spaziale Europeo ha individuato degli strani e inquietanti buchi nel cielo, provando a spiegare di cosa si tratta
In “Yesterday” i Beatles parlavano di una non meglio precisata ombra che incombeva sul protagonista della canzone. Lo stesso potremmo dire noi tutti dopo le ultime rilevazioni da parte dell’ESO, l’Osservatorio Spaziale Europeo, il quale ha immortalato in una serie di immagini delle strane ombre, quelle che sono state subito definite “buchi nel cielo”.
La scoperta è avvenuta nella costellazione del Sagittario, una delle più apprezzate in assoluto dagli appassionati di questa materia, perché è proprio in questa parte dell’universo che la Via Lattea risulta particolarmente luminosa. Le foto appena giunte dallo spazio contribuiranno senza dubbio a renderla ancora più affascinante.
Il motivo è presto detto. Si sta parlando infatti di nuvole torbide di polvere che impediscono alle luce delle stelle più lontane di brillare come dovrebbe essere normale. I buchi nel cielo hanno quindi una spiegazione molto più semplice e meno “drammatica” di quello che molti avrebbero immaginato. In poche parole, le regioni stellari che si trovano nella costellazione del Sagittario non fanno altro che produrre ombre, le cui forme poi sono diventate progressivamente inquietanti. Ci sono delle zone individuate dall’ESO, poi, che non emettono alcuna luce e questo vuol dire che non possono in alcun modo essere viste con le osservazioni di luce visibile. Le tracce lasciate sono state comunque evidenti.
I dettagli dei buchi nel cielo
I buchi nel cielo, o meglio gli ammassi pieni di polvere di stelle, tendono a rivelarsi con dei contorni ben definiti che si notano nelle aree più luminose della zona osservata. Già in precedenza la NASA aveva fornito dei dettagli interessanti su questi fenomeni. In particolare, le nebulose sono oscure come non mai, ma questo non significa che siano anche deboli. Le stelle potrebbero formarsi all’interno delle nubi stesse senza problemi, poi però la visione verrebbe oscurata alla nostra vista. Per le nuvole torbide che l’Osservatorio Spaziale Europeo ha immortalato con tanta precisione sono stati scelti persino dei nomi.
Buchi nel cielo come “fantasmi”
I buchi nel cielo in questione sono stati ribattezzati “Barnard 92” e “Barnard 93”. Le forme hanno affascinato ogni scienziato, tanto da far parlare di veri e propri fantasmi dello spazio. Questa porzione della costellazione del Sagittario, tra l’altro, è talmente ricca di stelle e quindi luminosa, che le ombre si intravedono facilmente, persino nelle notti più buie. Il merito delle foto che sta facendo il giro del mondo è tutto del VLT Survey Telescope (VST) dell’ESO, uno strumento che è in funzione presso l’osservatorio del Paranal, in Cile. L’accuratezza dell’immagine non è stata affatto casuale.
La fotocamera impiegata può vantare la bellezza di 268 milioni di pixel, una autentica gioia per gli occhi di esperti e non, oltre che una fonte inesauribile di informazioni per gli astronomi di tutto il mondo che vogliono capire come stanno evolvendo le stelle della Via Lattea. D’altronde, gli oggetti celesti della costellazione del Sagittario che attualmente si conoscono sono diverse migliaia: molte di queste non possono essere individuate con gli strumenti amatoriali, sia perché troppo luminose che per la luminosità ridotta in determinati casi. Fortunatamente esistono strumenti sofisticati e all’altezza che consentono di colmare queste lacune.