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La calotta glaciale è effettivamente a rischio di collasso: cosa succede ora?

Uno studio sui polpi ha rivelato qualcosa di spiazzante a proposito della calotta glaciale antartica: siamo davvero così vicini al punto di collasso?

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Un nuovo studio suggerisce che la calotta glaciale dell’Antartide occidentale sia come una bomba ad orologeria. In parole povere, sarebbe effettivamente a rischio collasso con tutto ciò che ne consegue per il Pianeta. A stupire è il modo inatteso grazie al quale gli scienziati sono giunti a questa conclusione: tutto è cominciato dallo studio genetico di alcune popolazioni di polpo di Turquet (Pareledone turqueti), che vivono proprio nelle acque intorno all’Antartide.

Come i polpi hanno rivelato qualcosa sulla calotta glaciale

Stavolta è tutta colpa dei polpi antartici. O meglio, dovremmo dire “merito”. Gli scienziati guidati da Sally Lau, ricercatrice post-dottorato presso la James Cook University di Townsville in Australia, si sono concentrati sull’analisi genetica dei polpi di Turquet (Pareledone turqueti), che vivono proprio nelle acque intorno all’Antartide e sono noti per spostarsi strisciando sul fondo del mare.

I polpi di Turquet sono piuttosto stanziali ed è difficile che si allontanino dalla loro “casa”, eccezion fatta per le uova che occasionalmente vanno alla deriva spinte dalle correnti. Qualsiasi spostamento o unione delle diverse popolazioni trova comunque impedimento proprio nella calotta glaciale dell’Antartide occidentale: impossibile attraversarla per i polpi del Mare di Ross e quelli del Mare di Weddel.

Eppure l’analisi genetica effettuata dal team della dottoressa Lau ha fatto una scoperta spiazzante: polpi provenienti da diverse località dell’Antartide e dunque popolazioni ben distinte si sono “incontrate” e scambiate il DNA circa 120.000 anni fa. Si tratta di un periodo noto come Ultimo periodo interglaciale, quello che ha preceduto la più recente glaciazione. Un momento storico del Pianeta che ha qualcosa di molto simile a quello che stiamo attualmente vivendo: le temperature erano pressoché identiche.

Dall’analisi genetica dei polpi antartici è emerso, dunque, che molto probabilmente 120.000 anni fa la calotta glaciale non era presente, proprio perché potevano viaggiare liberamente tra i mari di Ross e di Weddell.

Perché la calotta glaciale antartica è a rischio di collasso

Condizioni di temperatura simili lasciano intendere che anche oggi la calotta glaciale antartica potrebbe andare incontro al medesimo destino. Per dirlo in parole semplici, potrebbe scomparire del tutto e quindi collassare lasciando il posto a una distesa di acqua.

Da tempo gli scienziati si chiedono se effettivamente dovremmo considerare la calotta glaciale come una bomba a orologeria pronta a scatenare una reazione a catena e, di fatto, il nuovo studio sui polpi suggerisce che il momento potrebbe essere vicino. Ovviamente lo studio non è in grado di prevedere quando ciò possa accadere, ma indica che l‘innalzamento della temperatura globale di 1,5°C rispetto alla media preindustriale potrebbe indicare il punto di svolta. E il Pianeta è tragicamente vicino a questo valore (oggi si stimano circa 1,2°C).

E se la calotta antartica si sciogliesse davvero del tutto? Il team di scienziati ha calcolato che il livello del mare potrebbe aumentare in media fino a cinque metri, stimando che ciò si potrebbe verificare tra 200 e 2.000 anni. Valore approssimativo ovviamente, che non tiene conto di eventuali cambiamenti (e peggioramenti) dovuti alle emissioni di gas serra o alla quantità di luce emessa dal Sole, che potrebbero velocizzare questo processo.